Europa Blues: Il quarto caso del Gruppo A by Dahl Arne

autore:Dahl, Arne [Dahl, Arne]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Marsilio
pubblicato: 2012-04-26T22:00:00+00:00

Gli otto messaggi brillavano sullo schermo. Mail numero uno. Commento da Dublino. Commissario Radcliffe. «Forse non ha sentito parlare di qualcosa di simile nella vecchia Ddr. Provi a contattare Benziger a Weimar. Non so che grado abbia, ma è una persona piacevole. Come sembra esserlo lei, Ms Holm.»

Mail numero due. Strigliata da Parigi. Il capo della polizia, Mérimée. «Segnalo un ricorso improprio alle risorse dell’europol, alle quali si può accedere esclusivamente per traffico illegale di stupefacenti, immigrazione clandestina organizzata, commercio di veicoli rubati, tratta di esseri umani, pornografia infantile, falsificazione di denaro e di metodi di pagamento, commercio illegale di materiale nucleare e radioattivo, terrorismo, riciclaggio di denaro sporco in connessione con le precedenti forme di reato, ed esclusivamente nel caso in cui siano coinvolti almeno due stati membri della Comunità Europea. Madame Holm fa ricorso alle risorse dell’europol per piccoli reati nazionali.»

Mail numero tre. Conferma da Budapest. Sovrintendente Mészöly. «Molto interessante. Nell’ottobre del 1999 abbiamo avuto un caso simile. Un ventinovenne attivo nel giro della prostituzione appeso a testa in giù con una specie di ago nella tempia. Ci farà piacere prendere conoscenza della vostra indagine, e mettere ovviamente a vostra disposizione la nostra.»

Mail numero quattro. Idem da Maribor, Slovenia. Il capo della polizia, Sremac. «Caso analogo in marzo. Criminale appeso con cranio perforato. Attendo con interesse ulteriori informazioni.»

Mail numero cinque, sei, sette. Conferme da Wiesbaden, Germania, e Anversa, Belgio, e Venezia, Italia. Il commissario Roelants di Anversa aggiunge: «Non si stupisca, Ms Holm, se dovesse ricevere altre conferme. Noi siamo rimasti in contatto per mesi quando eravamo alle prese con questo reato, anche se il mio parere è che non siamo ancora riusciti a stabilire un legame preciso fra i diversi casi.»

Mail numero otto. Richiesta da Stoccolma. Caposezione Waldemar Mörner: «Chi diavolo ha autorizzato questa richiesta di informazioni? Su quale budget andrà a finire?»

Kerstin Holm telefonò a Paul Hjelm.

«Sono in attività da un anno scarso.»

«In Europa?»

«Finora Budapest, Maribor, Wiesbaden, Anversa e Venezia. Con le nostre due vittime sono sette le persone che sono state appese a testa in giù con la corteccia cerebrale bucata. Più Hamid al-Jabiri. Otto morti. Nessun altro ghiottone, però.»

«Vittime di che genere?»

«Sembrerebbero tutti criminali, dal primo all’ultimo. Tutti tranne Leonard Sheinkman.»

«Qualcuno dei tuoi contatti accenna a qualche collegamento con il Ghiottone?»

«No. Ma siamo solo ai primi passi. Ora ci scambieremo le documentazioni.»

«È sicuro?»

«Cosa c’è di sicuro, oggi?» chiese Kerstin.

E sparì. E Paul Hjelm maledisse l’invenzione del cellulare.

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