Figli che tacciono, gesti che parlano by Susana Fuster

autore:Susana Fuster [Fuster, Susana]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 2020-05-30T22:00:00+00:00

In quel momento, la tua mimica facciale è tutta un programma e probabilmente ti starai chiedendo cos’è cambiato da ieri a oggi. Non è che eviti la tua compagnia. Se ci pensi bene, fino a pochissimo tempo fa adorava le tue coccole e ancora oggi, quand’è giù di morale, cerca di averti vicino, sebbene a volte non lo esprima a parole. Quello che succede è che l’adolescente sta inconsciamente riorganizzando il suo spazio vitale, in cui, ovviamente, per i genitori – tranne qualche eccezione – non c’è posto.

È il periodo in cui a poco a poco i ragazzi prendono le distanze fisiche dai genitori e permettono soltanto agli amici più stretti di penetrare in quella che, nella comunicazione non verbale, si chiama ‘bolla privata’.

Il termine è stato coniato dall’antropologo Edward T. Hall che, all’inizio degli anni Sessanta, ha studiato le necessità spaziali che, proprio come gli animali, caratterizzano gli esseri umani1.

Quando la nostra zona personale viene invasa senza permesso, ci sentiamo a disagio e tendiamo perfino a difenderci, come fa tuo figlio. E, addirittura, la distanza interpersonale che stabilisce con le persone che lo circondano ti può rivelare quale tipo di relazione ha con loro e fino a che punto si sente a proprio agio.

All’inizio dell’adolescenza, o poco prima, i bambini imparano a riconoscere le diverse misure spaziali che determinano il grado di confidenza con cui comportarsi nelle interazioni sociali. In questo capitolo parleremo dell’uso e dell’abuso dello spazio e di come esso regoli la comunicazione.

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