Fiore di ghiaccio by Kristina Ohlsson

autore:Kristina Ohlsson
La lingua: ita
Format: epub
editore: PIEMME
pubblicato: 2011-12-31T16:00:00+00:00

Domenica 2 marzo 2008

Bangkok, Thailandia.

L’appartamento era piccolo e terribilmente caldo. Il sole era tenuto fuori da pesanti tende, pensate per proteggere l’interno da sguardi indiscreti. Come se dalla strada fosse stato possibile sbirciare in un appartamento al quinto piano.

Irrequieta, camminava avanti e indietro tra il minuscolo soggiorno e la cucina. L’acqua era finita, ma non osava uscire a.comprarne, né bere direttamente dal rubinetto. La mancanza di sonno e la disidratazione la spingevano a oltrepassare il limite su cui sapeva fin troppo bene di trovarsi in precario equilibrio. Oltre, un abisso minacciava di inghiottirla viva. Continuava a fare attenzione a dove metteva i piedi, quasi temendo che il pavimento non la reggesse.

Erano passati due giorni da quando aveva saputo dai giornali che i suoi erano morti, probabilmente assassinati. Riusciva a malapena a ricordare le ore successive a quella notizia. Quando il proprietario dell’internet café l’aveva vista crollare, aveva deciso di chiudere e di portarla a casa sua, dove lui e la moglie le avevano preparato il divano e l’avevano vegliata a turno per tutta la notte. Il pianto era stato selvaggio e sfrenato, il dolore insopportabile.

Alla fine era stata la paura a salvarla. La notizia di quel che era accaduto ai suoi cari poneva la sua situazione in una luce completamente diversa. Qualcuno stava tentando metodicamente e sistematicamente di mettere fine alla sua vita e al suo passato e di annientare la sua famiglia. A terrorizzarla era il pensiero del motivo che poteva spingere a tali azioni. Ma, con la paura, era tornata anche la razionalità che l’aveva spronata ad agire. Quando il sole si era alzato su Bangkok, il sabato mattina, lei aveva ripreso lucidità. E sapeva esattamente cosa fare.

Il retroscena della tragedia che stava vivendo le era ignoto, ma arrivava a capire che la sua scomparsa era una parte importante dell’operazione. Nessuno costruiva un simile scenario da incubo, completo di omicidi e complotti, senza una ragione. L’istinto le diceva che la freccia era puntata su di lei e sul padre, più che sulla madre e sulla sorella. Probabilmente aveva a che fare con il loro interesse per le questioni di immigrazione, con il viaggio che lei aveva intrapreso e con le informazioni che aveva raccolto. Informazioni ormai perdute.

“È stato tutto inutile” pensò con rassegnazione. “Tutto quanto.” Il fatto che non avesse documenti né oggetti personali aveva spaventato il trafficante che aveva contattato.

«Sei ricercata?» le aveva chiesto, preoccupato. «Perché in tal caso non posso aiutarti.». Si erano conosciuti appena era arrivata a Bangkok. Aveva seguito le tracce dei profughi e si era fatta un’idea di come funzionassero le cose in Thailandia. Sembrava assurdo che le persone in fuga dal Medio Oriente rag giungessero l’Europa passando da lì. C’erano voluti parecchi giorni per conquistarsi la fiducia dell’uomo e convincerlo che non era della polizia e che quel viaggio era una sua iniziativa personale.

«Come mai la figlia di un prete dovrebbe interessarsi a queste cose?» le aveva chiesto lui sarcastico.

«Perché mio padre fa parte di una rete di accoglienza in Svezia» aveva risposto lei, a occhi bassi.

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