Flow. Psicologia dell'esperienza ottimale by Mihály Csíkszentmihályi

autore:Mihály Csíkszentmihályi [Csíkszentmihályi, Mihály]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788836200382
Google: j-dezgEACAAJ
editore: ROI
pubblicato: 2021-04-14T22:00:00+00:00

I lavori autotelici

Serafina, Joe e Ting sono esempi di persone che hanno sviluppato una personalità autotelica. Malgrado le limitazioni del loro ambiente sono riusciti a trasformare i vincoli in possibilità di esprimere la loro libertà e creatività. Il loro metodo costituisce un modo per trovare soddisfazione nel proprio lavoro e contemporaneamente arricchirlo. L’altro metodo è quello di cambiare il lavoro fino a quando la sua natura porta più facilmente al flow anche le persone che non hanno delle personalità autoteliche. Più il lavoro ha una somiglianza interna con i giochi (cioè ha varietà, sfide adeguate e flessibili, scopi chiari e feedback immediato), più soddisfazione offrirà, indipendentemente dal livello di avanzamento di chi lavora.

La caccia è un buon esempio di un “lavoro” che ha le caratteristiche per produrre il flow. Per centinaia di migliaia di anni andare a caccia di selvaggina è stata la più importante attività produttiva cui si dedicavano gli esseri umani. Eppure la caccia ha dimostrato di dare così tanta soddisfazione che molte persone la praticano ancora come hobby dopo che la sua necessità pratica è venuta a mancare totalmente. Lo stesso vale per la pesca. Anche lo stile di vita della pastorizia ha in parte la libertà e la struttura atta a favorire il flow tipiche del “lavoro” più antico. Molti giovani navajo9 dei nostri giorni affermano che seguire a cavallo i loro branchi di pecore nella mesa è la cosa che dà loro più soddisfazione fra tutte quelle che fanno. Trovare soddisfazione nell’agricoltura è più difficile che nella caccia o nella pastorizia. È un’attività più stabile e più ripetitiva e si devono aspettare più a lungo i risultati. Ai semi che si piantano in primavera occorrono mesi per dare i loro frutti. Per apprezzare l’agricoltura si deve giocare entro un orizzonte temporale molto più lungo che nella caccia: mentre il cacciatore può scegliere la preda e il metodo di attacco varie volte al giorno, l’agricoltore decide solo poche volte all’anno che tipo di raccolti farà, dove e in che quantità. Se vuole avere successo, l’agricoltore deve effettuare dei lunghi preparativi e sopportare dei periodi di incertezza in cui non può fare altro che aspettare la collaborazione del tempo. Non sorprende venire a sapere che alcune popolazioni di nomadi o di cacciatori, quando sono costrette a passare all’agricoltura, si estinguono piuttosto che sopportare quell’esperienza evidentemente noiosa. Eppure anche molti agricoltori hanno finito per imparare a trovare soddisfazione nelle opportunità più sottili che offriva il loro lavoro.

L’artigianato e le produzioni a domicilio che prima del XVIII secolo occupavano la maggior parte del tempo lasciato libero dall’agricoltura erano ragionevolmente ben concepiti dal punto di vista del flow che offrivano. Per esempio, i tessitori inglesi avevano i loro telai a casa e lavoravano con tutta la famiglia secondo dei programmi che si imponevano da sé stessi.10 Stabilivano i propri obiettivi di produzione e li modificavano in funzione di quello che pensavano di riuscire a fare. Se il tempo era buono, sospendevano per poter lavorare nell’orto o nel frutteto. Quando gliene

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