Giulietta deve morire by Fausto Bertolini

Giulietta deve morire by Fausto Bertolini

autore:Fausto Bertolini [Bertolini, Fausto]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Gilgamesh
pubblicato: 2018-11-14T23:00:00+00:00


39 - LEO ESCE

Leo era stato subito messo a letto. Attila, d’accordo con Purgone, lo aveva imbottito di sedativi. Fulvio, invece, anche lui.

Come hai fatto? Come hai fatto?

Qualche bacio, poverino, aveva spiegato Lia al gruppo dei vecchi che l’attorniavano incuriositi, qualche carezza, qualche sussurro, cosa volete che si sia fatto là dentro, con quel maledetto odore di disinfettante? E poi gli ho sussurrato, caro, siamo tutti senza memoria, non piangere, perché dovete sapere che Leo si era messo a singhiozzare, sono vecchio, sono vecchio, non ricordo più Mercuzio…

Il Regista ci ha promesso dei suggeritori, mi ha detto che ridurrà il testo alla nostra portata di memoria, tutto si risolverà perché gli attori è una razza di gente che se non sa risolvere i casi della vita vera, in compenso sa risolvere quelli della vita falsa, la vita del teatro, su, caro, non piangere, Mercuzio è fatto per te e tu sei fatto per Mercuzio come io sono fatta per Giulietta e tutti gli altri sono fatti per i personaggi che Shakespeare ha scritto per noi, capisci? Per noi…

Lia aveva terminato il racconto con un languido prolungamento di un sospirato, noiiiiii…

Dopo una settimana dal fatto del cesso erano ricominciate le prove. Fulvio e Leo si erano ripresi riprendendo ad odiarsi e, nello stesso tempo, era scoccata l’ora della destinazione di Gas. Suggeritore dal lato sinistro. Con l’obbligo di ingurgitare le pasticche di carbone ogni mezz’ora. Sulla scia di Gas era stato sistemato anche Fulvio che, a questo punto e dopo quello che era successo, non poteva essere trascurato. Suggeritore da destra con la raccomandazione di non svenire, di non delirare per Lia, ma solo a causa del delirium tremens connaturato con la struttura fisiologica della sua persona.

E io? Era saltato su Dario sollevando il sacchetto delle urine in modo minaccioso, e io che facevo Pirandello, adesso cosa faccio?

Cosa vuoi fare con quel sacchetto delle urine sulla testa? aveva sbottato Tina.

Sei già il mio aiuto, gli risponde il Regista, non ti basta?

Dario si era stretto nelle spalle, e va bene, aveva sbuffato lui, seguiterò a fare l’aiuto, e pensare che facevo Pirandello. E pensare…



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