Grazia Deledda - La Chiesa Della Solitudine by AN

Grazia Deledda - La Chiesa Della Solitudine by AN

autore:AN [AN]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Letteratura Italiana
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


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na delle donne, gli animi in apparenza amici, o almeno senza ragioni di ostilità, si rodevano per le loro vane bramosie.

«Sì», ripete comare Maria Giuseppa, stringendo le labbra color prugna per rendere più calme e nello stesso tempo più acute e pungenti le sue parole, «mio marito, grazie a Dio, è sano e florido come un pontefice. Poco si muove, sebbene le sue gambe siano buone; ma tutti vengono a trovarlo, a fargli compagnia: il parroco, il dottore, il segretario, il podestà: e i poveri anche, per tastargli il taschino; e lui se ne sta in mezzo a tutti come Salomone. Poco parla e molto ascolta, ed è saggio; non offende, non si fa offendere da nessuno. Nel tempo buono se ne va sotto il portico della nostra casa, un vero portico, sapete, non una rustica tettoia, con le colonne vere, tagliate nel granito; e lì c'è l'aria fina che viene dai monti e la vista grande che apre il cuore solo a vederla. E là se ne sta proprio come Salomone, a fumare la pipa, e molti vengono anche da lontano per domandargli consiglio e sottomettere al suo retto giudizio le loro questioni.»

Avrebbe voluto aggiungere che no, non era davvero stolto come quel bestione imprudente e vani-toso che come gli scimmioni si conduceva appresso i nipoti per far divertire la gente; ma ricordando appunto certe osservazioni del marito a proposito della lingua sfrenata di lei, non aggiunse parola.

«E anche la vostra casa è come quella di Salomone», disse comare Giustina, affascinata ma anche un tantino adulatrice, «piena di tesori e di ogni ben di Dio, che Egli ve li conservi lungamente.»

Il vecchio aveva voglia di grugnire; pensava alla sua casa, bassa, che sorgeva nel quartiere più popolare della cittadina, ed era quasi buia. Oh, Concezione avrebbe preferito certo quella dell'ospite: tuttavia ascoltava anche lui un po' incantato, confortandosi solo al pensiero che la donna esagerava il colore dei quadri che esponeva.

«D'inverno, invece, si sta in cucina: non nella cucina dove c'è il forno e si fa il pane, ma in quella del camino, che è grande e sto per dire bella quanto la sala comunale. Intonacata, sì, e con le tavole e le panche lucenti: i camini, poi, sono due, perché anche le spalle della gente, quando fa freddo, hanno da essere scaldate. Quando nevica, e gli uomini non possono andare al lavoro, ecco, tutti vengono da noi: giocano alle carte, e mio marito ogni tanto si alza, quieto quieto, e va a prendere un boccale di vino. Ah, per questo, è generoso: ha bisogno di veder la gente felice intorno a lui; e se un povero vergognoso lo guarda come il cane quando ha fame, egli finge di stendergli la mano per soccorrerlo di nascosto.»

«Insomma, lo faremo santo», scattò il vecchio, ed ella volse a lui uno sguardo serio, come se anche lui avesse parlato seriamente.»

«Oh, certo, in paradiso andrà.»

«E allora, tanti saluti, e che preghi per noi», egli disse, alzandosi.

Era sdegnato di doversene andare così, senza aver



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