Grimpeur. Gli scalatori che hanno fatto la storia (Italian Edition) by Mazzocco Davide

Grimpeur. Gli scalatori che hanno fatto la storia (Italian Edition) by Mazzocco Davide

autore:Mazzocco, Davide [Mazzocco, Davide]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


CHARLY GAUL

L’Angelo della montagna

Il talento riesce a far sembrare facile ciò che è difficile, il genio riesce in ciò che è difficile per il talento. Ecco, in mezzo alla popolosa genia di talenti della salita degli anni Cinquanta Charly Gaul è il genio. Fra gli scalatori puri, lui è il più puro. Non è solamente questione di imprese, di numeri e di vittorie. È anche e soprattutto una questione di stile. Solo lui (e dopo di lui Marco Pantani) tiene il manubrio nella parte bassa della curva scalando le pendenze più proibitive, solo lui riesce a mulinare le gambe con un’agilità tale da mandare fuori giri gli avversari. Quando scatta e fa il vuoto pedala agilissimo ma il suo sforzo è sempre elegante, di una bellezza apollinea. I suoi occhi azzurri, i capelli biondi e il suo inconfondibile stile lo fanno diventare ben presto l’Angelo della montagna.

Nonostante il metro e 68 cm di statura e i suoi 64 kg Gaul, a differenza degli altri scalatori, si difende ottimamente nella prove contro il tempo tanto da vincerne addirittura alcune nei suoi Giri vittoriosi. Dice di lui Raphaël Géminiani: «È uno scalatore “criminale”, con un ritmo costantemente sostenuto, una piccola macchina con un rapporto più agile di tutti gli altri. Le sue gambe girano a una tale velocità che potrebbero spezzarti il cuore». Per il giornalista Pierre Chany, storico inviato de L'équipe al seguito di 49 Tour de France, ha «l’aria di un angelo per cui niente è difficile».

L’altra peculiarità di Gaul è la capacità di rendere al meglio in condizioni meteorologiche proibitive. Se si corre sotto la neve e la pioggia battente, Gaul - che d’inverno si allena vincendo numerosi ciclocross - non ha rivali. Il suo fisico sembra in grado di sopportare al meglio ogni genere di sofferenza.

La sua esplosione è precoce. Dopo 14 successi in 16 mesi fra i dilettanti (fra cui l'eclatante vittoria con record di scalata sul Großglockner al Giro d’Austria), passa professionista ad appena 20 anni e mezzo. È il maggio del 1953. Un mese dopo, al Critérium du Dauphiné Libéré, si corre un tappone tremendo con la scalata al Col du Galibier e al Col de l’Iseran. Sul Galibier, Gaul resta incollato al suo leader Lucien Teisseire, a Géminiani, Jean Dotto, Jean Robic e José Serra. Sulle prime pendici della seconda montagna Gaul attacca con un’andatura impressionante che sorprende anche i grimpeur più navigati. Ai 2770 metri della vetta il lussemburghese è primo davanti al capitano, che lo aggancia in discesa, andando a vincere. Con quest’azione Gaul si insedia al secondo posto della classifica generale, piazzamento che mantiene sino alla fine, aggiudicandosi anche il Gran Premio della Montagna. Sull’impegnativo circuito iridato di Lugano, caratterizzato dall’aspra salita della Crespera, ottiene un promettente 6° posto. L’anno successivo, è 3° nel durissimo mondiale tedesco di Solingen vinto da Louison Bobet.

Il Tour de France 1955 è una consacrazione. Il 14 luglio è in programma l'ottava tappa, 253 km da Thonon-les-Bains a Briançon. Sull’Aravis, Gaul accelera, seminando tutto il gruppo tranne il coriaceo olandese Jan Nolten.



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