Gritti Aldo - 2013 - I custodi della pergamena proibita by Gritti Aldo

autore:Gritti Aldo [Gritti Aldo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Thrillers, Fiction, General, Mystery & Detective, Crime
ISBN: 9788858624395
editore: Rizzoli
pubblicato: 2013-03-03T23:00:00+00:00

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Questura di Firenze,

lunedì 29 marzo, h. 14.30

Il pm Franci fissava il monitor, quasi inebetito. Il computer annunciò con un’inconsueta sonorità lo stop dato dalla Novelli al programma. Si sentiva tesa come corda di violino, quando il procuratore esclamò: «Dannazione! Un casino, un vero casino il manoscritto Voynich. Tutte immagini strampalate e glifi da procurarti lo strabismo. Dio benedetto! Messaggi segreti… per sopprimere vite umane. Ci sarebbe da non credere a una sola parola».

Si alzò, tolse la giacca e si slacciò il primo bottone della camicia, dopo essersi liberato della cravatta con uno strattone.

Corsi aprì la finestra, respirò a pieni polmoni e chiamò con un fischio l’orribile cane del portiere. Poi, quasi arringando l’aria, chiese: «Chi è il Morgan che intende salvare?».

In un sibilo Elda rispose: «John Pierpont Morgan, il finanziatore del transatlantico… e pure bibliofilo».

Anche il questore espose la sua idea.

«Come spia, Mr. Voynich, appare alquanto contorto…»

«No» lo interruppe Elda. «Io direi ch’è sui generis. Del resto, Jung ci insegna come un soggetto simile possa assurgere a “eroe”.»

«Eroe?» fece il pm scandalizzato.

«Sì, al negativo. Voynich segue sempre il suo impulso, la propria libido che lo attrae a più riprese verso nuovi pericoli, sempre da sbaragliare. Da qui, la “costruzione” del manoscritto, il suo gettar nelle fauci altrui vite umane, il suo narcisismo sfrenato… Ma finora, non tutto è ancora chiarito…»

«Infatti» interloquì il commissario. «La tragedia del Titanic è zampino solo di Mr. Voynich? Non mi pare. Lui esegue ordini. E poi, Elda, su di noi incombe l’obbligo di afferrare chi ha ordinato gli omicidi in Italia, America e Inghilterra, oltre ad attentare alle nostre vite… Sbrigati a spiegarci cosa indicano le lettere F.R.B. della seconda sezione decrittata del foglio 46.» Elda ebbe una specie di scossa e il volto le si fece color bacca di pimento.

«Cazzo, che ti prende?» e le si avvicinò, accarezzandole il viso.

«Dottor Corsi, per ora non spiego nulla. Tutto per gradi: F.R.B. forse è il punto cruciale, anzi il… sepolcro per tutti» puntualizzò l’ispettrice incrociando lo sguardo blu del commissario. «Seguo la logica consequenzialità degli eventi. Sia come sia, nel 1895, Ethel scrive all’amico e poeta ucraino Pavlik queste parole: Sono molto preoccupata per la salute di Wilfrid. Soffre di veri disordini mentali4… Come tutti potete constatare, la matta, non sono io.»

«Assolutamente no!» esclamò enfatico Franci. «Folle lui e folle è pure quel documento acchiappa babbei! Mi meraviglio come nessuno lo abbia mai contestato.»

«A tempo e luogo» borbottò l’ispettrice, riavviando il pc.

«Un momento…»

«Comunque da quanto ho capito» era il commissario a rivolgersi a lei, «Voynich inviò alla Germania…»

«Al deputato socialdemocratico Friedrich Ebert al Reichstag, per l’esattezza.»

«Ecco a questo signore il nostro libraio-spia riporta l’informazione segreta circa un carico di armi trasportato dal Titanic e in modo sfacciato scrive “Fate naufragare”. Cazzo! Ma è filo germanico! E non sarà proprio Ebert a condannare a morte la Luksemburg? La donna tanto odiata da Voynich?»

«Sì, ma questa è un’altra storia. Per ora limitiamoci a leggere un’inedita testimonianza di un superstite del Titanic, raccolta dalla vittima inglese Arthur Godfrey nel 1995.

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