Hegel (Hoepli) by Terry Pinkard

autore:Terry Pinkard [Pinkard, Terry]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Hoepli
pubblicato: 2019-01-25T16:00:00+00:00

Impegno politico

Durante la sua permanenza a Heidelberg, Hegel si trovò coinvolto in tre controversie tra loro connesse: una era la questione delle costituzioni dei nuovi stati tedeschi; l’altra, il dibattito intorno alla possibile codificazione del diritto tedesco; la terza, infine, quella sul ruolo del movimento delle confraternite studentesche (le Burschenschaften) nello sviluppo del nazionalismo tedesco e nella richiesta di un cambiamento costituzionale. Il coinvolgimento pubblico di Hegel fu soprattutto sulla questione del costituzionalismo, ma tutte e tre le dispute incisero sulla sua vita e il suo pensiero per molti anni a venire.

La Germania dopo Napoleone e il nazionalismo tedesco

Dopo la disfatta di Napoleone, molte questioni erano naturalmente aperte in Germania. Quegli elementi sociali che avevano perso terreno nel corso del riassetto napoleonico del paese speravano di recuperare i privilegi perduti; quelli che invece avevano guadagnato ed erano prosperati speravano di mantenere ciò che avevano acquisito; quelli infine che avevano sperato in cambiamenti più radicali, per essere poi delusi dalla riluttanza dei dominatori francesi a fomentare una rivoluzione in Germania, ora speravano che i tempi fossero maturi per tali cambiamenti. Questi elementi si erano scontrati nel congresso di Vienna, ciascuno con la speranza di veder trionfare la propria visione del futuro della Germania.

Coloro che desideravano riportare indietro le lancette dell’orologio, riacquistando le prerogative e i privilegi perduti, si trovarono di fronte al fatto che per ottenere ciò avrebbero dovuto scontrarsi con i poteri che erano emersi dal riassetto della Germania; e tali poteri semplicemente non erano disponibili a farsi da parte. Ad esempio, il Württemberg, il Baden, la Baviera, avevano ampiamente esteso i propri possedimenti, e i loro governanti non avevano alcuna intenzione di restituire le proprietà ecclesiastiche o i privilegi sottratti a persone che non avrebbero fatto che opporsi ai loro ulteriori sforzi per istituzionalizzare e assicurare la loro gestione del potere. C’era anche chi spingeva verso una riunificazione dell’intera Germania, ma la componente che agitava queste rivendicazioni era minoritaria e inincidente, e non aveva presa sui governi, ad esempio, della Prussia, del Baden, della Baviera o del Württemberg, che non avevano la minima intenzione di cedere il loro potere per fondersi in un altro corpo politico. Anche gli stati più piccoli temevano di essere fagocitati dai più grandi, e che qualunque riunificazione della Germania si realizzasse a loro spese.

Il compromesso che venne raggiunto tra tutte queste forze si espresse con i Bundesakte (gli articoli di confederazione tra i vari stati tedeschi), presentati da Metternich ai delegati al congresso di Vienna il 23 maggio 1815, e promulgati alla fine di giugno dello stesso anno. Come indica il loro nome, essi istituivano semplicemente una confederazione tra stati, e di fatto prevedevano un solo organo istituzionale ad essa connesso, la Bundesversammlung, o dieta federale, un corpo burocratico e molto ristretto che nei fatti risultò del tutto privo di reale incidenza. L’articolo tredici dei Bundesakte stipulava anche che ciascun stato della confederazione dovesse avere una sua costituzione rispecchiante la sua particolare forma di rapporti cetuali; in altre parole, ciascuno doveva avere quella che venne denominata una landständische Verfassung.

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