Homo Deus. Breve storia del futuro by Yuval Noah Harari

autore:Yuval Noah Harari
La lingua: ita
Format: azw3, epub, mobi
editore: Bompiani
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

La corsa al successo

Anche se continuiamo a correre abbastanza veloce e riusciamo a evitare sia il collasso economico sia quello ambientale, la nostra corsa genera di per se stessa gravi problemi. Per l'individuo si traduce in alti livelli di stress e di tensione. Se avessero saputo di quali strumenti e risorse possiamo oggi disporre, i nostri antenati avrebbero ipotizzato per noi il godimento di una tranquillità celestiale, libera da ogni preoccupazione. La verità è molto diversa. A dispetto di tutte le conquiste note, avvertiamo una pressione costante a fare e a produrre sempre di più.

Diamo la colpa a noi stessi, al nostro capo, al mutuo, al governo, al sistema scolastico. Ma non è veramente colpa nostra, o loro. È il moderno patto di alleanza, quello che tutti noi abbiamo sottoscritto il giorno in cui siamo nati. Nel mondo premoderno, le persone erano paragonabili ai funzionari di basso rango nella burocrazia socialista. Ciascuno timbrava il cartellino e poi attendeva che qualcun altro facesse qualcosa. Nel mondo moderno siamo noi uomini a mandare avanti la baracca, e quindi siamo sotto pressione di continuo, giorno e notte.

A livello collettivo, questa corsa si manifesta attraverso sconvolgimenti incessanti. Mentre prima i sistemi sociali e politici duravano per secoli, oggi ogni generazione distrugge il mondo vecchio che ne costruisce uno nuovo di rimpiazzo. Il Manifesto del partito comunista lo spiega molto bene: il mondo moderno ha assolutamente bisogno dell'incertezza e del disordine. Tutte le relazioni un tempo immutabili e gli antichi pregiudizi vengono spazzati via, e nuove strutture diventano antiquate ancora prima che possano cristallizzarsi. Tutto ciò che è solido viene sublimato. Non è facile vivere in un mondo tanto caotico, ed è ancora più difficile governarlo.

Pertanto la modernità deve lavorare sodo per fare in modo che né gli individui né le comunità umane si ritirino dalla competizione, a dispetto della tensione e del caos che essa determina. Per questo motivo postula la crescita come un valore supremo, in difesa del quale dovremmo fare ogni sacrificio possibile e affrontare qualsiasi rischio. A livello collettivo i governi, le aziende e le organizzazioni sono incoraggiati a misurare il proprio successo in termini di crescita, e a temere la stagnazione come fosse il diavolo. A livello individuale aspiriamo ad accrescere costantemente il nostro reddito e a migliorare il nostro tenore di vita. Anche se siete piuttosto soddisfatti delle vostre condizioni attuali, dovreste impegnarvi per avere di più. I lussi di ieri diventano le necessità di oggi. Se prima potevate vivere bene in un appartamento di tre stanze con una sola automobile e un solo computer portatile, oggi avete bisogno di una casa con cinque stanze, di due automobili e di una schiera di iPod, tablet e smartphone.

Non è stato molto difficile convincere gli individui a volere di più. L'avidità riesce facile a noi umani. Il vero problema è stato convincere le istituzioni collettive -- come gli stati o le chiese -- a sposare questo nuovo ideale. Per millenni, le società hanno combattuto per moderare i desideri individuali e mantenerli in una sorta di equilibrio.

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