I dolori del giovane Werther by Goethe Johann Wolfgang von

I dolori del giovane Werther by Goethe Johann Wolfgang von

autore:Goethe, Johann Wolfgang von [Goethe, Johann Wolfgang von]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa, Romanzo
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


m'importa di poter ripetere ora con ogni scolaretto che la terra è roton-da? Poche zolle sono sufficienti all'uomo per vivere e godere, ancor me-no per riposarvi di sotto.

Mi trovo ora nella casa di caccia del principe; ed è molto piacevole vivere con lui che è sincero e semplice: è circondato da strani uomini che non riesco a comprendere. Non sembrano birbanti, eppure non hanno

l'aspetto di persone perbene: talvolta mi sembrano degni di rispetto, eppure non posso confidarmi con loro. Una cosa che pure mi dispiace è che il principe parla spesso di cose che conosce solo attraverso letture o 55

conversazioni, e ne parla sempre dal punto di vista sotto il quale gli altri gliele hanno presentate.

Inoltre egli apprezza la mia intelligenza e i miei talenti più del mio cuore, la sola cosa di cui sono orgoglioso, che è sorgente di ogni forza, di ogni gioia, di ogni dolore. Tutti possono sapere quello che io so… ma il mio cuore, lo possiedo io solo.

25 maggio.

Avevo in mente qualcosa di cui non volevo parlarvi finché non fosse

un fatto compiuto; poiché invece la cosa non ha avuto seguito, posso egualmente spiegarmi. Volevo entrare in servizio militare; ci ho pensato a lungo e, specialmente per questo, ho seguito qui il principe che è generale agli ordini di… Durante una passeggiata gli esposi la mia idea, ma egli mi dissuase e, per non dare ascolto alle sue ragioni, avrei dovuto esser guidato dalla passione piuttosto che dal capriccio.

11 giugno.

Dì quello che vuoi, non posso restare qui più a lungo. Che cosa dovrei fare? il tempo non passa mai; il principe mi tratta nel miglior modo possibile, eppure non mi sento a mio agio: in fondo non abbiamo niente in comune l'uno con l'altro. Egli è un uomo di criterio, ma di un criterio molto comune: la sua conversazione non m'interessa più di quel che

m'interesserebbe un libro ben scritto. Resterò ancora otto giorni e poi riprenderò le mie peregrinazioni: quel che ho fatto di meglio qui è stato il disegnare. Il principe sente l'arte, e la sentirebbe ancor di più se la sua mente non fosse ristretta in noiose formule scientifiche e in una rigida terminologia. Talvolta mi mordo le labbra, quando percorro con

l'immaginazione i vasti campi della natura e dell'arte, ed egli pensa di stupirmi lanciando nel discorso qualche termine tecnico.

16 giugno.

Sì, io sono soltanto un viandante, un pellegrino sulla terra. E voi siete qualcosa di più?

18 giugno.

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Dove penso di andare? te lo dirò in confidenza. Resterò qui ancora

quindici giorni dopo i quali ho detto che desidero visitare le miniere di…

; in fondo non c'è nulla di vero; voglio avvicinarmi a Carlotta, e questo è tutto. Rido del mio cuore… ma finisco col far sempre la sua volontà.

29 luglio.

No, va bene, va tutto bene! Io, il suo sposo! Dio, che mi hai creato, se tu mi avessi concesso questa beatitudine avrei passato la mia vita ad ado-rarti. Non voglio penetrare i tuoi decreti, e Tu perdonami queste lacrime, perdonami questi vani desideri! Lei, mia sposa!



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