I predoni by Clive Cussler Boyd Morrison

autore:Clive Cussler, Boyd Morrison
La lingua: ita
Format: epub
editore: Longanesi
pubblicato: 2023-08-28T00:00:00+00:00

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La vasta sala riunioni dell’Oregon offriva a Sylvia Chang ed Eric Stone tutto lo spazio necessario a sparpagliare pagine e pagine di documentazione e lavorare sui loro laptop. Un gigantesco schermo a parete trasmetteva un’immagine del tramonto così nitida da far pensare che si trattasse di una finestra panoramica. Quella mattina le aveva consentito di assistere in prima fila all’affondamento del Marsh Flyer. Lei ed Eric avevano unito le forze per decifrare i file di computer portati da Eddie Seng.

«Sono felice che ora tutti sappiano che non sono pazza» disse.

«E perché mai dovrebbero pensare che sei pazza?» ribatté Eric, seduto accanto a lei.

«Non avevo prove di quello che è successo finché Bob Parsons ha suffragato la mia storia. Cominciavo a dubitare che l’attacco del trimarano fosse frutto della mia immaginazione.»

«Io non ho mai dubitato di te. Sei troppo intelligente e piena di risorse per inventarti una cosa del genere. Sono ancora sbalordito per come sei sopravvissuta all’affondamento della tua nave. Hai nuotato per un lungo tratto e subito dopo hai cominciato a soccorrere tutti gli altri a bordo dell’Empiric. Sei un esempio per tutti.»

Sylvia posò la mano su quella di Eric. «È carino da parte tua dire così. Sono felice di averti conosciuto meglio in questi ultimi giorni. È stata dura per Mark, ma è un conforto sapere che ha te come amico, qui sulla nave.»

Eric abbassò lo sguardo e arrossì, ma non ritrasse la mano. «E io sono felice che tu sia qui per lui. E poi, senza di te non avrei mai decifrato tutti questi file.»

«Se non altro potremmo aver trovato qualcosa per aiutarlo.»

«So che odia essere immobilizzato su quella sedia. Ho già promesso di aiutarlo ad allestire il suo skate park sul ponte quando si sarà ripreso.»

«Fa skateboard qui, a bordo?»

Eric annuì. «Gli ho persino regalato una tavola nuova per Natale, ma non mi sembra una buona idea dargliela adesso.»

Sylvia gli strinse la mano. «Scommetto che sarà felicissimo. Gli infonderà un po’ di speranza.»

La porta della sala riunioni si aprì ed entrò Julia seguita da Murph sulla sedia a rotelle. Eric ritrasse la mano di scatto da sotto quella di Sylvia.

«Com’è andata la visita?» chiese lei.

«Nessun cambiamento» rispose Julia. «Le sue condizioni sembrano stabili.»

«Stabili nel senso che fanno schifo» disse Murph con la sua voce artificiale. «Cosa state facendo voi due?»

«Stavamo lavorando ai file scaricati alla fabbrica nella palude» balbettò Eric, nervoso. «Nient’altro. Perché dovremmo fare qualcosa d’altro? L’unico motivo per cui sono seduto qui è che è più facile lavorare, se siamo vicini. Così ognuno può vedere lo schermo dell’altro. Altrimenti me ne starei seduto laggiù.»

«Gesù, che ti prende?» disse Murph. «Volevo solo sapere se c’è qualcosa di nuovo.»

«Ho sentito che avevate delle informazioni per me» disse Julia, sedendosi.

«Non abbiamo ancora decifrato tutto» rispose Sylvia. «È complicato, perché alcuni dei file scaricati sono parzialmente sovrascritti.»

«Ma abbiamo trovato qualcosa che potrebbe essere utile per quanto riguarda il gas paralizzante» disse Eric. «Si chiama Enervum, ed è ricavato dal veleno di una medusa.»

«Sappiamo persino da quale specie di medusa» aggiunse Sylvia.

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