I re della truffa by Sara Paretsky

I re della truffa by Sara Paretsky

autore:Sara Paretsky [Paretsky, Sara]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Minimum Fax
pubblicato: 2020-11-22T23:00:00+00:00


11

/

Persuasione amichevole

Mi fermai alla clinica prima di raggiungere l’appartamento, per far sapere a Lotty che avevo approfittato liberamente della sua ospitalità e per chiederle se, a suo avviso, Jill avesse bisogno di un qualche medicinale per placare l’effetto dello shock subito. Un gruppetto di donne, quasi tutte con bambini piccoli, era radunato nell’angusta sala d’aspetto. Jill si guardò attorno, incuriosita. Io feci capolino nello studio, e l’infermiera di Lotty, una giovane portoricana, mi vide. «Ciao, Vic», disse. «Lotty è impegnata con una paziente. Hai bisogno di qualcosa?»

«Ciao, Carol. Dille che vorrei portare la mia giovane amica nel suo appartamento: quella cui sono andata a fare visita questa mattina. E chiedile se può darle un’occhiata: è una ragazza sana, ma ha subito un notevole stress, negli ultimi giorni».

Carol entrò nella minuscola sala esami, dove parlò per qualche minuto. «Falla entrare. Lotty la visiterà non appena la signora Sergi sarà andata via. E poi, ovviamente, portala all’appartamento».

Feci entrare Jill nell’ufficio di Lotty, accompagnata dalle occhiate di disapprovazione delle donne che aspettavano da più tempo. Mentre attendevamo, le parlai un po’ di Lotty, rifugiata di guerra austriaca, brillante studente in medicina all’Università di Londra, medico anticonformista e amica carissima. Poi fu la stessa Lotty a entrare, facendo un gran trambusto.

«E così, questa è la signorina Thayer», disse, con fare energico. «Vic ti ha portato qui per farti riposare un po’? Ha avuto un’ottima idea». Sollevò il mento di Jill con una mano, le controllò le pupille e le fece eseguire qualche piccolo test, senza mai smettere di parlare.

«Che problemi ha avuto?», chiese.

«Hanno sparato a suo padre», spiegai.

Lotty schioccò la lingua e scosse il capo, poi si rivolse a Jill. «Apri la bocca. Lo so che non hai mal di gola ma la visita è gratuita, sono un medico e devo darti un’occhiata. Bene. Non hai niente che non vada, ma hai bisogno di riposo e di mangiare qualcosa. Vic, quando arrivate a casa dalle un sorso di brandy. Non parlare troppo come tuo solito, lasciala riposare. Devi uscire, tu?»

«Sì, ho diverse cose da fare».

Arricciò le labbra e rifletté per qualche secondo. «Ti mando Carol tra un’oretta. Può restare con Jill finché una di noi due non torna».

In quell’istante capii quanto mi piacesse Lotty. Ero un po’ a disagio all’idea di lasciare Jill da sola, nel caso Earl avesse scoperto dove mi ero trasferita. Che Lotty lo avesse capito, o che pensasse semplicemente che una ragazzina spaventata non doveva essere lasciata sola, non avevo avuto bisogno di rendere esplicite le mie preoccupazioni.

«Perfetto. Aspetterò che arrivi Carol, allora».

Uscimmo dalla clinica, accompagnate da occhiate ancor più malevole, mentre Carol chiamava la paziente successiva. «È simpatica, eh?», disse Jill mentre salivamo in macchina.

«Lotty o Carol?»

«Tutte e due, ma parlavo di Lotty. Non le dà fastidio che io sia saltata fuori così, dal nulla?»

«Per niente», risposi. «Tutti gli istinti di Lotty sono rivolti ad aiutare il prossimo. Anche se non ama i sentimentalismi».

Quando arrivammo davanti all’appartamento, dissi a Jill di restare in macchina mentre controllavo la strada e l’ingresso.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.