Il cammino di Santiago by Fabrizio Ardito

Il cammino di Santiago by Fabrizio Ardito

autore:Fabrizio Ardito [Ardito, Fabrizio]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: EPUB9788836560240-86126
editore: Touring Editore
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


È qui che, giunto alle righe cruciali del suo libro, Picaud lancia il suo monito solenne: «Arrossisca dunque di vergogna chi, invidioso, al di là dei monti sostiene di custodirne parti o reliquie...».

Fatto sta, penso oramai all’esterno, seduto di fronte all’ex convento di San Martín Pinario, che nel corso dei secoli molto è cambiato, come la facciata della cattedrale che si trova davanti ai miei occhi, oggi in puro stile neoclassico, realizzata nel 1759. E come la tomba di Santiago che, nell’800, nessuno riusciva più a trovare, ma che poi, ricomparsa in un luogo segreto, è tornata più o meno dove la descrivono le parole di Picaud.

Una breve discesa mi porta sul lato di praza do Obradoiro su cui si affaccia il gotico spettacolare dell’Hospital de los Reyes Católicos. Ospedale reale fino al 1954, la struttura ospita oggi un albergo decisamente lussuoso – in effetti credo siano ben spesi due o trecento euro per avere la suite sulla facciata verso la cattedrale – della catena dei paradores nazionali spagnoli. Non è possibile visitarne granché, a parte il bar e alcuni chiostri, ma va detto che l’albergo, oggi come nei secoli passati, offre colazione, pranzo e cena gratuite ai primi dieci pellegrini che ogni giorno raggiungono Santiago. Anche se, come mi fa notare sornione un pellegrino francese, «li fanno entrare di nascosto attraverso il garage, mica dalla hall col tappeto rosso...».

La facciata principale della chiesa è volta a occidente e, sul far della sera, il suo granito color ocra diventa sempre più rosa nella luce del sole calante. Concepita con le forme roboanti di un gigantesco retablo e costruita tra il 1738 e il 1750, la facciata dell’Obradoiro è perennemente in manutenzione per estirpare muschi e licheni che, nel clima umido della Galizia, crescono facilmente sulle pietre e le statue. Tanto che Gabriel García Márquez ha scritto che «Santiago de Compostela è l’unico luogo al mondo in cui le pietre fioriscono». Le forme del terreno, con l’abside costruita molto più in alto rispetto alla spianata della facciata principale, hanno costretto gli architetti del passato a studiare soluzioni complesse e ardite: per accedere alla chiesa e al fantastico portico della Gloria che si trova su questo lato, all’inizio del ’600 l’architetto andaluso Ginés Martínes, ispirandosi al lavoro di Michelangelo, progettò una scalinata monumentale. Al centro della facciata, tra statue, torri e grandi finestre create per dare luce all’interno, la statua di Santiago vestito da pellegrino troneggia, finalmente a casa, al di sopra dell’entrata principale. Ai lati, la torre de las Campanas e la torre de la Carraca, che risalgono alla fine del XVII secolo, sfiorano i 75 metri d’altezza. La facciata romanica delle origini e il suo portale, che Picaud descrive con entusiasmo, scomparvero per lasciare posto prima al portico della Gloria, poi alla monumentale costruzione di oggi. Eppure, già nel XII secolo, il portale occidentale – ci dice sempre l’autore del Liber Sancti Jacobi – superava «tutti gli altri per bellezza, grandezza e qualità di esecuzione: più grande e più bello degli altri, è decorato in modo ancora più meraviglioso.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.