Il cercatore di tesori by Kristine Kathryn Rusch

autore:Kristine Kathryn Rusch [Rusch, Kristine Kathryn]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2018-09-03T16:00:00+00:00

13

– Non ce la faccio più a sentire tutto questo fracasso, – sbottò Nafti. – Mi è venuto il mal di testa.

Continuava a dirlo da quando erano tornati alla nave. Avevano imprigionato la Shindo in una delle stive e da allora lei non aveva più smesso di battere contro la porta. Anche se la nave era piuttosto grande, il suono echeggiava attraverso le paratie per tambureggiare nel ponte di comando come la base di una canzone particolarmente sgradevole.

– Dico sul serio, – continuò Nafti. Si sfregò perfino la testa pelata per dare più enfasi. Aveva tolto i tatuaggi dalla faccia e rimosso le lenti bianche dagli occhi. Ora la sua pelle era scura e pulita, gli occhi di nuovo di un profondo blu scuro. – Finirò per ammalarmi qui dentro.

Lo stesso valeva per Yu. Anche a lui doleva la testa, ma non era sicuro se fosse a causa dei colpi che dava la donna giù o per la reazione di Nafti.

– E va bene, – sbottò Yu. – Vai giù e falla smettere.

– La picchio? – Nafti si era dovuto trattenere fin da quando erano tornati dall'appartamento della Shindo. Era stato sempre sul punto di andare a picchiarla, Yu dovette trattenerlo ancora.

– No, – gli ordinò Yu. – Vedi solo di convincerla. Oppure legala. O qualcosa del genere.

Non gli importava purché la facesse smettere. Aveva cose più importanti a cui pensare.

Come abbandonare quel pezzo di roccia. Non era stato difficile portare la Shindo fino alla nave. In effetti, era stato sorprendentemente facile. Nessuno aveva avuto da ridire sul modo in cui l'avevano trascinata fino al veicolo o su come l'avevano tirata fuori da lì per farla salire a bordo.

Supponeva che tutti avessero creduto che lei avesse davvero bisogno di aiuto. Certo lei aveva inviato un messaggio attraverso i suoi canali di collegamento personale. Yu, però, stava usando un piccolo palmare che bloccava tutti i canali di comunicazione. Il dispositivo aveva un raggio d'azione limitato – doveva trovarsi letteralmente addosso alla persona che stava bloccando – così nessun altro canale privato veniva bloccato.

Agli occhi dei passanti doveva essere sembrata ubriaca o pazza o entrambe le cose.

Il porto di Valhalla Basin aveva una sezione della dogana dedicata alle partenze. Erano fastidiosi quasi quanto quelli di Bosak City. Yu tenne d'occhio la strumentazione e finalmente l'oloimmagine promessa apparve al centro del pavimento del ponte.

L'immagine mostrava la sua nave da carico in giallo, la nave davanti a lui in verde e tutte le altre dietro in rosso.

Yu doveva prendere atto della notifica. Passò la mano attraverso la cima del tabellone, così ottenne una tempistica in risposta.

Non mancava ancora molto al decollo.

Poi, nella piccola oloimmagine, la sommità del porto cominciò a ruotare lasciando apparire un'apertura sopra la sua nave. Il suo tabellone confermò: la prima fase delle operazioni di decollo era completata.

Lo stomaco gli si strinse. Nel momento in cui avrebbe decollato da Valhalla Basin con la Shindo, avrebbe commesso un crimine gravissimo per l'Alleanza.

Aveva già approntato la sua difesa: aveva le oloimmagini dei gyonnesi

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