Il contratto by Elle Kennedy

autore:Elle Kennedy [Kennedy, Elle]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788854196902
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2016-08-04T22:00:00+00:00

21

Garrett

Hannah è completamente ubriaca.

Non solo, ma si rifiuta di andare a casa. È l’una di notte, e la festa si è spostata dal locale a casa mia, e per quanto mi sforzi non riesco a convincere Hannah che la serata è finita.

È fondamentale che a breve la riporti al suo dormitorio. Il mio soggiorno è pieno di giocatori di hockey e di tifose trombamiche, e si trovano tutti almeno al livello otto della mia scala di ubriachezza: “Sul punto di gettare al vento ogni inibizione e fare qualche sbaglio enorme”.

Dean ha appena trascinato Hannah al centro del soggiorno; lei non smette di ridere e i due iniziano a ballare sulle note di Baby, I like it raw, di Ol’ Dirty Bastard, che risuona a tutto volume dalle casse.

Hannah non ha ballato in maniera provocante quando ha cantato a squarciagola Lady Gaga, ma non c’è alcun dubbio che si stia muovendo in maniera provocante adesso. È passata dalla Miley Cyrus in versione “Disney Channel” alla Miley in modalità “Sculettamento totale”, ed è ufficialmente ora che io metta fine a questa storia prima che arrivi alla Miley “Facciamo un video di sesso”. Un attimo… Miley ha mai fatto un video di sesso? Cazzo, ma chi voglio prendere in giro? Certo che sì.

Raggiungo Hannah e Dean a passo di marcia e li separo con la forza, mettendo con decisione una mano sulla spalla di Hannah. «Devo parlarti», grido sopra la musica.

«Sto ballando!», dice lei con il broncio.

«Stiamo ballando», farfuglia Dean.

Lancio un’occhiata fulminante al mio compagno di squadra. «Balla con qualcun altro», sbotto.

Neanche a farlo apposta, una ragazza che non aspettava altro compare come una visione e tira Dean tra le sue braccia. Dean si dimentica quasi completamente di Hannah, e questo mi permette di trascinarla fuori dal soggiorno senza altre obiezioni da parte sua.

Le avvolgo una mano attorno a un braccio e la porto al piano di sopra, e non la lascio andare finché non siamo al sicuro nella tranquillità della mia camera da letto. «La festa è finita», annuncio.

«Ma io mi sto divertendo», piagnucola.

«Lo so». Incrocio le braccia. «Ti stai divertendo troppo».

«Sei meschino». Con un sospiro esagerato, Hannah si accascia sul letto, sdraiandosi sulla schiena. «Ho sonno».

Sorrido. «Andiamo, ti porto in macchina al dormitorio».

«Non voglio andare via». Allunga le braccia e le gambe e fa “l’angelo sulla neve” sul mio letto. «Il tuo letto è così comodoso».

Poi chiude le palpebre tremolanti e non si muove più, e le sfugge un altro profondo sospiro dalle labbra.

Io reprimo un lamento, quando realizzo che entro pochi secondi si addormenterà, ma poi decido che forse è meglio se la lascio dormire qui e la porto a casa domani mattina. Perché se la porto a casa adesso e recupera le energie, non ci sarò io lì a tenerla fuori dai guai.

«Ve bene», dico annuendo. «Resta qui e dormici sopra, Cenerentola».

Lei sbuffa. «Questo fa di te il mio principe?»

«Puoi contarci». Vado in bagno e frugo nell’armadietto delle medicine finché non trovo dell’Ibuprofene. Poi riempio un bicchiere d’acqua e torno verso il letto, e mi siedo sul bordo mentre sollevo Hannah per farla stare seduta.

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