Il delitto della terza luna by Thomas Harris

Il delitto della terza luna by Thomas Harris

autore:Thomas Harris [Harris, Thomas]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Thrillers, Suspense
ISBN: 9788804241645
Google: C6fqpwAACAAJ
editore: Arnoldo Mondadori
pubblicato: 1984-08-15T18:39:01+00:00


Alba a Chicago, calura, cielo grigio incombente.

Dal salone d'ingresso del "Tattler" uscì un guardiano che si fermò sul bordo del marciapiede fumando una sigaretta e massaggiandosi le reni. Era solo nella strada e, nel silenzio, sentiva lo scatto del semaforo alla fine della salita, a un isolato di distanza.

Mezzo isolato a nord del semaforo, nascosto alla vista del guardiano, Francis Dolarhyde se ne stava acquattato nel vano del furgone accanto a Lounds. Il giornalista era stato avvolto completamente in una coperta che gli nascondeva il viso.

Le sofferenze di Lounds erano tremende. Sembrava in stato di incoscienza ma la mente lavorava a tutta velocità. C'erano dei particolari che doveva ricordare. Il naso gli teneva sollevata la benda che portava sugli occhi e vedeva le dita di Dolarhyde controllare il bavaglio macchiato di sangue rappreso.

Dolarhyde indossò una giacca bianca da infermiere, posò un thermos sulle ginocchia di Lounds e lo fece scendere dal furgone.

Bloccò le ruote della carrozzella e si voltò per infilare lo scivolo nel furgone; fu allora che Lounds vide da sotto la benda l'estremità del paraurti posteriore.

Si sforzò di voltare la testa, seguendo il paraurti... Ecco! La targa. Un attimo, ma se la impresse nella mente.

La carrozzella si era avviata. Le fessure del marciapiede. Girava l'angolo, scendeva dal marciapiede. Rumore di carta sotto le ruote.

Dolarhyde fermò la carrozzella nello spazio tra un cumulo di rifiuti e un camion parcheggiato. Strappò la benda. Lounds strinse gli occhi. Una boccetta di ammoniaca sotto il naso.

La voce bassa di lato, vicina.

«Mi sente? È quasi arrivato.» Via la benda. «Sbatta gli occhi se mi sente.»

Dolarhyde gli aprì un occhio con l'indice e il pollice. Lounds si trovò a guardarlo.

«Le ho detto una piccola bugia.» Picchiò un dito sul thermos. «Qui dentro non ci sono le sue labbra in ghiaccio.» Strappò la coperta e aprì il thermos.

Lounds fece uno sforzo tremendo quando sentì l'odore della benzina. La pelle degli avambracci rimase attaccata ai braccioli, la struttura massiccia della carrozzella cigolò. Sentì il freddo della benzina avvolgerlo, i vapori riempirgli la gola. Un attimo dopo la carrozzella veniva spostata al centro della strada.

«Ti piace fare il cane di Graham, Freddy?»

La carrozzella fu avvolta da una vampata, poi prese a scendere verso il "Tattler", le ruote cigolanti.

Il guardiano guardò in su. L'urlo di Lounds aveva fatto saltar via il bavaglio in fiamme. Vide la palla di fuoco arrivargli incontro, sobbalzando sulle buche, seguita da una scia di scintille e di fiamme che si riflettevano distorte nelle vetrine dei negozi.

La carrozzella cambiò direzione, urtò un'auto parcheggiata e si rovesciò di fronte al palazzo del "Tattler". Una ruota continuò a girare tagliando le fiamme con i raggi. Dalla massa di fuoco si alzavano le braccia ustionate di Lounds.

Il guardiano rientrò di corsa nell'atrio. Si chiese se non ci sarebbe stata un'esplosione, se non fosse il caso di tenersi lontano dalle finestre. Schiacciò il pulsante dell'allarme antincendio. Che altro fare? Afferrò un estintore appeso alla parete e guardò fuori. Non era ancora esploso.

Si avvicinò prudentemente tra le volute di



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