Il genitore consapevole by Jon Kabat-Zinn

Il genitore consapevole by Jon Kabat-Zinn

autore:Jon Kabat-Zinn [Kabat-Zinn, Jon]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Psychology, Social Psychology
ISBN: 9788863809442
editore: Corbaccio
pubblicato: 2014-11-25T23:00:00+00:00


La presenza

«Mamma, non mi ascolti!»

Malgrado la mia apparente presenza, sono stata sorpresa con la mente altrove. Vengo ritirata indietro, solo per vagare in esplorazioni mentali creative o in pensieri ossessivi, essenzialmente irrilevanti sul passato o sul futuro. Accade a tutti, e molto spesso. La consapevolezza è soprattutto coltivare, momento per momento, una presenza vigile in contrapposizione al vagare della nostra mente e all’impulso, in apparenza così irriducibile, di distrarci. È difficile notare appieno ciò che la mente fa, anche per un solo momento, persino per noi stessi. Mentre coltiviamo la consapevolezza nel nostro mestiere di genitori, ci ricordiamo intenzionalmente di essere più coscienti e in sintonia sia dentro che fuori.

Certo, abbiamo molte opportunità per esercitarci ad accorgerci quando siamo persi nei nostri pensieri e distratti. Fa parte dell’essere umano. Ci saranno sempre cose cui vogliamo o abbiamo bisogno di pensare. La domanda è: è questo il momento per farlo? Possiamo avere coscienza dell’esserci allontanati dal momento presente e di cosa ce ne allontani? Possiamo capire cosa ci perderemo, così presi dai nostri pensieri? La consapevolezza ci dà una scelta, e la possibilità di tornare al presente.

Per esempio, quando una figlia entra nella stanza, riusciamo a ricordarci di prendere un momento per vederla veramente e riconoscere la sua presenza? Lo facciamo con i conoscenti, ma non lo facciamo spesso con le persone più vicine a noi. Non dobbiamo per forza parlare. Anche il silenzio può essere una profonda manifestazione di presenza, quando è incarnato.

Allo stesso tempo, è importante non travisare il significato di «essere presenti» con lo stare addosso ai propri figli. Questo, è ovvio, non è possibile, né tantomeno desiderabile. È essenziale che i nostri bambini facciano le proprie esperienze. Hanno bisogno di avvertire che non siamo spaventati dalla loro intrinseca autonomia. Essere genitori consapevoli e presenti non significa dover ronzare intorno ai figli, chiosando di continuo tutto ciò che fanno, incoraggiandoli, lodandoli o intervenendo in loro aiuto per cavarli di impaccio davanti a sfide perfettamente appropriate alla loro età. È problematico per loro e per noi, se ci perdiamo, focalizzandoci troppo sui nostri figli.

Non c’è dubbio che la qualità della nostra presenza con i figli ha un forte impatto sulla qualità della nostra relazione con loro. Per coltivare la presenza, serve uno sforzo cosciente, il tornare e ritornare al momento presente, badando a ciò che è più importante, una disponibilità a essere autentici, vigili, sintonizzati.

Essere autentici significa essere genuini. Non ci nascondiamo, né fingiamo. Non discriminiamo certi sentimenti dentro di noi e nei nostri figli. Piuttosto, con consapevolezza, riusciamo a riconoscere i sentimenti che proviamo, anche se ci mettono a disagio, e metaforicamente li accogliamo come ospiti benaccetti. Comunque, se siamo cresciuti dovendo nascondere o dissimulare i nostri sentimenti per sentirci sicuri, essere autentici può diventare molto spaventoso e difficile. Può trattarsi di un territorio nuovo e ignoto.

Comunichiamo molto attraverso ciò che ci teniamo dentro. Quando siamo assorbiti dai nostri pensieri, soprattutto quando siamo preoccupati, ansiosi o stressati, il peso di quelle idee grava anche sul nostro corpo. I nostri figli si accorgono quando siamo tesi e contratti.



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