IL GIOCO PROIBITO L'INSEGUIMENTO by Lisa Jane Smith

autore:Lisa Jane Smith
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 978-88-541-2220-8
editore: Newton Compton
pubblicato: 2009-12-31T16:00:00+00:00

Capitolo 10

un tratto, mentre stava per precipitare nell'abisso, si sentì colpire al fianco con forza incredibile. Una sorta di brutale placcaggio. Cadde a faccia in giù. Non nel buco, ma sulla spiaggia. Sopra di lei c'era il caos. Sembrava la mischia di un'intera squadra di football. Rauchi brontolii, respiri affannosi, e improvvisamente un guaito. La sabbia schizzava intorno a lei.

Poi tutto finì.

Audrey rimase distesa ancora un momento, quindi rotolò sulla schiena.

Tom era accovacciato a poca distanza, i capelli castano scuro arruffati, la faccia graffiata. Respirava a fatica. In mano aveva un coltellino svizzero con la lama insanguinata. Il lupo era scomparso. E così il buco.

«È morto?», chiese Audrey ansimando. C'era una sfumatura isterica nella sua voce.

«No. È entrato in quella specie di cratere. Poi il cratere è sparito».

«Oh». Lei lo guardò sbattendo le palpebre. «Sai, dovremmo smetterla di vederci in questo modo». Poi crollò di nuovo a terra.

«Audrey! Audrey, dove sei? Audrey!».

Raramente Audrey aveva udito una voce così piena di terrore, ma stava galleggiando in una nuvola di endorfine prodotte dallo sfinimento. Riuscì appena ad agitare una mano senza neppure girarsi.

«Siamo qui!», gridò Tom. «Qui!».

Un attimo dopo, Jenny era inginocchiata accanto a loro. «Oh, Dio, che cosa è successo? State bene?»

«Il lupo», rispose il ragazzo. «Lei sta bene, è solo una reazione fisica».

«E tu? Oh, Tom, stai sanguinando!».

Si abbracciarono. In una situazione normale, Audrey li avrebbe lasciati riconciliarsi in pace, ma ora li interruppe: «C'è Eric laggiù. Non so in che condizioni sia».

«Vado a vedere». Staccandosi dall'abbraccio, Tom si allontanò. Con l'abito dorato che scintillava nell'oscurità, Jenny si girò verso la sua amica.

«Che cosa è successo?»

«Ha cercato di spingermi in un buco. Un buco», ripeté, prima che Audrey potesse far domande, e descrisse quello che aveva visto. «Non so perché, ma ha cercato di farmici cadere dentro».

«Oh, mio Dio», mormorò Jenny. «Oh, Dio, è tutta colpa mia. E se Eric è morto...».

«Non è morto», annunciò Tom di ritorno. «Respira, e non ho visto ferite. Il lupo voleva Audrey, non lui».

Fu soltanto allora che Jenny chiese: «Che ci fai qui?».

Il ragazzo guardò l'oceano. «Non pensavo che sarebbe successo qualcosa qui, ma non ne ero sicuro. Mi aggiravo intorno all'albergo per precauzione. Quando ho visto Audrey scendere sulla spiaggia, l'ho tenuta d'occhio da lassù».

«Oh, Tom», disse di nuovo Jenny.

«Meno male che l'hai fatto». Audrey si rialzò vacillando. Aveva svariate contusioni, ma per il resto si sentiva discretamente. Il suo Oscar de la Renta, però, era piuttosto malconcio. «E un peccato che tu non sia riuscito a salvare anche il vestito».

Mentre risalivano il pendio sabbioso verso l'albergo, aggiunse pensierosa: «In realtà, immagino che tu mi abbia salvato la vita. Non m'importa molto dell'abito».

«Non possiamo essere noi ad avvertire la polizia per quanto riguarda Eric», disse Jenny. «Sia perché non abbiamo tempo da perdere, sia perché potrebbero separarci. Ma non possiamo nemmeno lasciarlo lì».

Un tremito le irrigidiva tutti i muscoli, era sotto shock quasi quanto Audrey. Ma dentro di sé avvertiva una determinazione d'acciaio. Sapeva cosa bisognava fare.

«Perché non abbiamo tempo da perdere?», domandò Tom.

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