Il giro del mondo in 80 giorni by Jules Verne

Il giro del mondo in 80 giorni by Jules Verne

autore:Jules Verne
La lingua: it
Format: mobi, epub
Tags: Fantascienza, Letteratura, Narrativa
pubblicato: 2010-01-07T13:45:48+00:00


20.

FIX ENTRA DIRETTAMENTE IN RELAZIONE CON PHILEAS FOGG.

Ignaro della scena che si svolgeva alla fumeria del porto e che stava per compromettere gravemente il suo viaggio, Phileas Fogg, accompagnato dalla signora Auda, passeggiava per le vie di Hong Kong. Doveva provvedere, per la sua giovane compagna, all’acquisto degli oggetti che le sarebbero stati necessari nel lungo viaggio. Che un inglese come lui facesse il giro del mondo con una sacca da viaggio, passi pure, ma una donna non poteva intraprendere una tale traversata in condizioni del genere. Di qui, la necessità di acquistare gli oggetti e i vestiti necessari. Il signor Fogg se ne disimpegnò con la calma e la signorilità che gli erano abituali; e a tutte le scuse della signora Auda, confusa da tanta gentilezza, rispondeva invariabilmente:

Non preoccupatevi, signora. Tutto ciò rientra nel mio programma.

Fatti gli acquisti, il “gentleman” e la giovane indiana tornarono all’albergo e cenarono alla tavola rotonda. Poi la signora Auda risalì nel suo appartamento. Phileas Fogg rimase in salone tutta la sera, assorbito nella lettura del “Times” e dell’”Illustrated London News”. Se fosse stato uomo da farsi meraviglia per qualche cosa, si sarebbe stupito di non veder comparire il suo servo all’ora di andare a letto, ma sapendo che intanto il piroscafo per Yokohama non doveva partire prima dell’indomani non si preoccupò affatto di quell’assenza. La mattina appresso, Passepartout non accorse alla scampanellata del signor Fogg. Ciò che pensasse il “gentleman”, apprendendo che il servo non era rientrato all’albergo, nessuno potrebbe dirlo. Phileas Fogg si contentò di prendere a mano il proprio sacco da viaggio, fece avvertire la signora Auda, e mandò a noleggiare un palanchino.

Erano le otto; e l’uscita del «Carnatic» dal porto era prevista per le nove e mezzo, cioè al principiare dell’alta marea. Il palanchino trasportò in meno di mezz’ora i viaggiatori sul molo d’imbarco; i bagagli li seguivano sopra una carriola. Una sorpresa attendeva il signor Fogg: il «Carnatic» era partito fin dalla sera prima. Il “gentleman”, che aveva creduto di trovar al porto e il servo e il piroscafo, era costretto dunque a fare senza dell’uno e dell’altro.

Eppure sul suo volto non apparve il minimo segno di alterazione. Alla signora Auda che lo guardò con inquietudine, il “gentleman” si limitò a rispondere:

E’ un piccolo incidente, signora; null’altro.

In quella, un individuo che da un po’ di tempo spiava Phileas Fogg gli si avvicinò.

Era Fix. Salutò e disse:

Se non sbaglio, signore voi siete al pari di me uno dei passeggeri del «Rangoon» sbarcati ieri.

Appunto - rispose freddamente il signor Fogg. - Ma non ho l’onore di...

Perdonate: credevo di trovare qui il vostro servo.

La signora Auda chiese subito con ansia allo sconosciuto:

Sapete qualcosa di lui, signore?

Come! - rispose Fix, simulando la massima sorpresa. - Non è con voi?

No - rispose la signora Auda. - Da ieri non l’abbiamo veduto ricomparire. Che si sia imbarcato sul «Carnatic» senza di noi?

Ma allora anche voi, se è lecita la domanda, volevate partire con quel piroscafo?

Sì, signore.

Anch’io signora! Ed eccomi qui tutto fuor di me. Il «Carnatic» ha levato l’ancora con un anticipo di dodici ore, senza avvisare nessuno.



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