Il miraggio by Camilla Läckberg Henrik Fexeus & Henrik Fexeus

autore:Camilla Läckberg, Henrik Fexeus & Henrik Fexeus [Camilla Läckberg, Henrik Fexeus & Fexeus, Henrik]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Marsilio
pubblicato: 2024-04-04T16:27:28+00:00

Seduto alla scrivania di Mina, Vincent stava leggendo alcuni rapporti, ma era stato distratto da un sms. In teoria Benjamin avrebbe dovuto dormire da un amico che era appena andato a stare per conto suo, e la cosa a Vincent andava benissimo: per sicurezza, era meglio che fosse da solo.

Ora però lui gli aveva comunicato che, essendo la vigilia, preferiva svegliarsi a casa propria. Vincent sapeva che avrebbe dovuto essere commosso al pensiero che il figlio maggiore volesse passare la mattina del 24 con suo padre anziché con l’amico, ma non quel giorno. Gli aveva risposto che se la cavava benissimo da solo: potevano vedersi più tardi e naturalmente avrebbe dovuto dare la priorità all’amico.

Lui però voleva comunque tornare a casa.

Vincent non poté fare a meno di sentirsi orgoglioso. Probabilmente ad attirare Benjamin era soprattutto l’idea di dormire nel proprio letto, visto che l’alternativa era un pavimento scomodo, ma era una bella cosa lo stesso. O almeno, lo sarebbe stata in condizioni normali.

Rimase lì con il cellulare in mano, incerto su cosa rispondere. Nonostante tutto, suo figlio era quasi adulto. Un solo membro della famiglia probabilmente non sarebbe stato impossibile da proteggere. Doveva ricordarsi di comprare dei lussekatter tornando a casa.

«Che aria concentrata! Cos’è, navighi su qualche sito porno?»

La voce di Mina, che si era materializzata di fianco alla scrivania, lo fece trasalire. Si chinò a guardargli lo schermo del telefono.

«Tutt’altro» sospirò lui. «Questioni familiari.»

Percepì un vago sentore di detersivo che per qualche motivo gli fece venire in mente piastrelle bianche e piscina. Poi vide che Mina aveva i capelli umidi ed era vestita in modo diverso rispetto a qualche ora prima.

«Sei andata a nuotare?»

Mina sembrò confusa.

«Perché avrei dovuto…» cominciò. Poi si lasciò scappare un sospiro. «Ma certo, Vincent, sono andata a nuotare. In pieno orario di lavoro. Hai trovato qualcosa?»

Lui si schiarì la gola e scacciò l’immagine di Mina in costume.

Aggrottò la fronte come se si stesse concentrando, frugò tra le carte sulla scrivania e prese un foglio.

«Sì, ho riflettuto su un aspetto che riguarda le vittime» disse. «La madre di Marcus Eriksson ha spiegato che suo figlio aveva avuto un periodo duro, in un passato piuttosto lontano. Era un inquieto. Soltanto dopo la fortuna è girata. Diana Sävelden ha raccontato che vent’anni fa sua sorella aveva avuto qualcosa che somigliava molto a una depressione, e poi ha fatto una carriera fulminante. Infine, Peter Kronlund ha riferito a Julia e Adam che Jon Langseth aveva vissuto un “periodo parecchio difficile”, di cui parlava poco volentieri. Quindi tutti e tre hanno praticamente toccato il fondo e poi, di colpo, la loro vita è cambiata. Certo, può dipendere da una vecchia sana voglia di riscatto o da un’improvvisa illuminazione sul senso dell’esistenza. D’altra parte, tutto quello che hanno in comune le vostre vittime andrebbe approfondito. Se fossi in voi contatterei sia la madre di Marcus Eriksson che Josephine Langseth per capire dove si collocano di preciso, temporalmente, i “periodi difficili” di Marcus e Jon. Non mi sorprenderebbe che risalissero a vent’anni fa, come nel caso di Erika Sävelden.

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