Il prodigioso Maurice e i suoi geniali roditori by Terry Pratchett

Il prodigioso Maurice e i suoi geniali roditori by Terry Pratchett

autore:Terry Pratchett
La lingua: it
Format: mobi, epub
editore: eBookLove - [eBL 065] by Pico
pubblicato: 2012-01-24T23:00:00+00:00


Nutriente era costretta a correre per tenere il passo di Abbronzante. E Abbronzante correva perché doveva sbrigarsi per tenere il passo di Sardine. Quando si trattava di attraversare di corsa una città, Sardine era campione mondiale.

E, danzando, avanzava in testa a tutti. Non riusciva a trattenersi. Adorava i tubi di scolo, i tetti e le grondaie. Là sopra non si trovavano cani, diceva, né molti gatti.

Sardine raggiunse il bordo del tetto e saltò, atterrando sul muro sottostante. Ci corse sopra e scomparve nella crepa in mezzo a due tavole.

Abbronzante e Nutriente lo seguirono in una specie di solaio. In alcune parti c’era del fieno ammucchiato, ma un’ampia porzione del locale era semplicemente aperta sul piano sottostante, e si sentiva il brusio di voci umane e – Sardine rabbrividì – l’abbaiare dei cani.

— Questa è una stalla bella grossa, capo — disse. — Il ring è sotto il travicello là in fondo. Andiamo.

Si mossero quatti quatti su quel legno fatiscente e sbirciarono oltre il bordo.

Nutriente vide che si trovavano direttamente sopra il ring. Se fosse caduta adesso, ci sarebbe atterrata proprio nel mezzo.

Gli uomini erano accalcati tutt’intorno al recinto. I cani erano legati intorno alle pareti, e abbaiavano a più non posso. E in fondo, da una parte, c’erano accatastati dei sacchi e delle casse.

I sacchi si muovevano.

— Crtlk! Come krrp faremo a trovare Gran Prosciutto? — sbottò Abbronzante, preoccupato.

— Be’, visto che si tratta del vecchio Gran Prosciutto, capo, immagino che lo capiremo subito quando toccherà a lui — rispose Sardine.

— Potresti calarti nel ring legato a una corda?

— Sono pronto a tutto, padrone — rispose Sardine in tutta lealtà.

— In un ring con un cane, signore? — chiese Nutriente. — E la corda non ti segherà a metà?

— Ah, là c’è qualcosa che può servire, capo — disse Sardine. Lasciò cadere il suo spesso rotolo di spago e lo mise da parte. Sotto c’era un altro rotolo, di uno strano materiale lucido, color nocciola. Ne tirò un’estremità, che schioccò vibrando.

— Elastici — disse. — Li ho rubati da una scrivania quando ero alla ricerca di altro spago. Li ho già usati in passato, capo. Utilissimi per calarsi a grande profondità, capo.

Abbronzante tornò a guardare le tavole. C’era una vecchia lanterna coricata di lato, con il vetro rotto, e la candela mangiata da un bel pezzo.

— Bene — disse. — Perché mi sta venendo un’idea. Se ti calerai...

Da sotto sopraggiunse un boato. I topi si sporsero di nuovo dalla trave per guardare.

Il cerchio di teste si era infittito intorno al perimetro del ring. C’era un uomo che parlava a voce alta. Ogni tanto si sentiva un applauso.

I cappelli a cilindro degli acchiappatopi si muovevano in mezzo alla calca. Visti dall’alto, erano due sinistre chiazze nere in mezzo a un mare di berretti grigi e marrone.

Uno degli acchiappatopi svuotò un sacco nel ring, e gli spettatori videro le scure sagome dei topi zampettare di qua e di là presi dal panico, mentre cercavano di trovare, in quella circonferenza, un angolo in cui nascondersi.



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