Il ritratto notturno by Laura Morelli

autore:Laura Morelli [Morelli, Laura]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 2020-12-03T12:00:00+00:00

39

Dominic

Bonn, Germania

Marzo 1945

Con la massima delicatezza, Dominic passò il quadro avvolto nei teli di iuta al soldato sul cassone del camion. Il ragazzo lo maneggiò con reverenza, sistemandolo accanto agli altri dipinti imballati. Era l’ultima di varie decine di opere che avevano recuperato da un seminterrato della biblioteca dell’università di Bonn.

Finito di assicurare il carico, Dominic saltò a sua volta sul cassone, sedendo sui talloni con il fucile tra le ginocchia, in una posa ormai fin troppo familiare. Il compagno chiuse il portello e ci batté una mano per segnalare al conducente che poteva partire. Oscillando al movimento del veicolo, Dominic puntò lo sguardo assente all’esterno. Viaggiava con due soldati di cui aveva già dimenticato il nome. Uno di loro aveva cercato di scambiare qualche parola con lui, ma nessuno dei due poteva riempire il vuoto lasciato da Paul, o guarirlo dalla nostalgia di Sally, perciò Dominic era rimasto sulle sue, chiudendosi in un silenzio desolato quanto il paesaggio che lo circondava.

Procedendo a fatica tra le macerie, il camion lasciò la città per inoltrarsi in aperta campagna. Era diretto a est, verso il territorio nemico, verso Siegen e i tesori che forse si nascondevano là. La strada era impervia e dissestata, ingombra di detriti, con il terreno coperto qua e là di macchie scure che testimoniavano l’alto prezzo pagato per liberarla. Ma era l’unica percorribile; le altre erano ancora teatro di scontri continui e accaniti.

Almeno il camion che li precedeva trasportava la persona più vicina a un amico rimasta a Dominic: Stephany. Il prete li aveva raggiunti a Bonn, deciso ad accompagnarli a Siegen. Hancock aveva cercato di dissuaderlo, descrivendo i rischi di attraversare un territorio ancora sotto il parziale controllo nemico, ma ci sarebbe voluto ben più dell’esercito americano per impedire al vecchio religioso di essere presente se e quando avessero ritrovato il tesoro della sua amata cattedrale.

In mezzo ai quei campi Dominic si sentiva persino più esposto. Scrutava le colline, cercando di intravedere eventuali appostamenti nemici, i nidi di mitragliatrici nascosti dietro i rilievi. All’orizzonte si levavano colonne di fumo, segno delle ultime battaglie che ancora infuriavano, e lui strinse più forte il fucile, scosso dal brivido di una premonizione.

Qualcuno li stava osservando.

Un istante più tardi una raffica gli sibilò nelle orecchie. Si gettò sul cassone mentre le pallottole laceravano il telone del camion, conficcandosi in un quadro inestimabile e riempiendo l’aria dell’odore di polvere da sparo. D’istinto Dominic afferrò una cassa spingendola più al riparo accanto all’abitacolo. Il soldato accanto a lui lanciò un grido e si accasciò, bagnandogli il volto con uno schizzo di sangue. Il veicolo inchiodò, strisciando sullo stomaco Dominic raggiunse il bordo del cassone e rotolò a terra. Si appostò dietro la fiancata e puntò il fucile, cercando di localizzare il nemico. Con i nervi a fior di pelle e l’adrenalina che gli scorreva nelle vene, agì per riflesso condizionato, premendo il grilletto e incassando il rinculo del calcio.

«Bonelli!»

Il grido di Hancock lo avvertì appena in tempo. Dominic si accucciò all’istante, sentendo una vampata di calore sul braccio destro.

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