Il segreto delle navi scomparse by Kenneth Robeson

autore:Kenneth Robeson [Robeson, Kenneth]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: 10
editore: Emmebooks
pubblicato: 2014-08-22T16:00:00+00:00

11

Doc fu avvolto con tanti giri di filo che alla fine sembrava una mummia metallica. Mentre lo legavano, tenne i muscoli tesi, in modo che rilassandosi, in un secondo momento, avrebbe avuto abbastanza spazio per districarsi. Usò questa precauzione per il caso che le donne rivelassero cattive intenzioni.

L'operazione si svolse al buio, con un parlottare sommesso, sempre di voci femminili. La voce che sembrava dare gli ordini era molto gradevole.

Il particolare più curioso era che quegli ordini venivano impartiti in mezza dozzina di lingue, e Doc, eccelso poliglotta, dovette ammirare la facilità con cui la donna dalla voce armoniosa si esprimeva nei vari idiomi. Evidentemente le sue seguaci erano di nazionalità diversa.

Mai una volta si udì la voce profonda di un uomo.

Lo scimmiotto sgambettava da tutte le parti, squittendo nel buio.

«Qui, Nerone!» chiamò dolcemente la capitana.

«Bueno!» disse una voce in spagnolo, evidentemente soddisfatta del lavoro compiuto. «È legato come un salame!»

«Benissimo!» rispose la capitana nella stessa lingua. «Tu che eri di guardia, sei sicura che nessun altro sia salito a bordo?»

«Sì, sì, era solo! Mi è parso che gli altri lo inseguissero».

«Può essere stato un trucco, señorita. Raddoppieremo la guardia per il resto della notte».

Doc rilassò i muscoli, e provando i legami, si accertò che erano abbastanza lenti da permettergli di fuggire. Si era esercitato spesso a liberarsi dopo essere stato legato, un'arte che poteva sempre tornare utile.

Diverse paia di morbide mani femminili s'impadronirono di lui.

«Pesado!» disse la spagnola, sorpresa. «È pesantissimo!»

Doc, con i piedi che strisciavano per terra, fu tirato nell'interno della nave. Lì l'aria era molto diversa da fuori, con un lieve profumo che dissipava l'odore di stantio, e il pavimento era coperto da un folto tappeto.

Qualcuno accese una lampada a petrolio, che diffuse una luce viva.

Doc si guardò attorno. Per quanto poteva vedere, era stato catturato da un equipaggio di amazzoni: non c'era un solo uomo.

Le donne erano di tutte le età e di tutte le razze, alcune bellissime, altre appena graziose, e portava-, no costumi strani, tutti diversi l'uno dall'altro.

La capitana spiccava tra le altre. Aveva i capelli rossi ed era abbastanza alta da arrivare alla spalla di Doc. Gli occhi erano di un sognante blu cobalto; il naso era piccolo, leggermente camuso; le labbra erano un arco invitante. Nell'insieme, il suo aspetto non avrebbe avuto bisogno di ritocchi.

Era vestita in modo bizzarro, con una blusa ampia di broccato alla russa, stretta in vita da una cintura fatta di righe parallele di monete d'oro. Dalla cintura pendeva una spada sottile e ornata di pietre preziose, che doveva avere almeno quattro secoli, e anche una minacciosa, modernissima automatica.

I piccoli piedi erano infilati in alti e stravaganti stivali di pelle morbida, e dei calzoni di seta arrivavano appena sotto le ginocchia.

Su una spalla di questa esotica e affascinante regina delle amazzoni era appollaiato lo scimmiotto, Nerone, che aveva un'aria vispa e intelligente.

Ma Doc non era il solo a guardare; lui stesso era sottoposto a un esame minuzioso.

Le donne sembravano un po' sorprese da quel loro prigioniero, e a giudicare dalle facce, si sarebbe detto che non fosse quello che si aspettavano.

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