Il sogno by August Strindberg

Il sogno by August Strindberg

autore:August Strindberg [Strindberg, August]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Adelphi
pubblicato: 2019-11-27T16:00:00+00:00


*

LA MADRE (esce in abito scollato, va verso EDIT)

Perché non entri, come ti ho detto?

EDIT

Perché... non posso offrirmi. Lo so di essere brutta, per questo nessuno vuole ballare con me, ma non voglio che me lo ricordino!

Comincia a suonare al piano la «Toccata e fuga numero 10» di Bach.

*

Dall’interno della sala il valzer è prima appena percettibile; poi diventa più forte, come se combattesse contro la «Toccata» di Bach. EDIT però vince e lo riduce al silenzio. Dei ballerini si fanno sulla porta e ascoltano lei che suona; tutti i presenti sulla scena ascoltano con raccoglimento.

UN UFFICIALE DI MARINA (prende per la vita ALICE, una ospite, e la conduce giù all’imbarcadero)

Svelta, vieni!

EDIT interrompe la musica, si alza guardandoli disperata. Rimane in piedi, come impietrita.

*

La parete della casa gialla viene rimossa. Si vedono tre banchi di scuola sui quali siedono tre scolari; tra loro è L’UFFICIALE, inquieto e preoccupato. In piedi, davanti a loro, IL MAESTRO, con occhiali, gesso e frusta.

IL MAESTRO (all’UFFICIALE)

Allora, giovanotto, mi sai dire quanto fa due per due?

L’UFFICIALE rimane seduto; sforza convulso la memoria, senza trovare la risposta.

IL MAESTRO

Ti devi alzare, quando sei interrogato.

L’UFFICIALE (tormentato, si alza)

Due... volte due... Mi faccia pensare... Fa due due!

IL MAESTRO

Ah sì? Non hai fatto il tuo compito!

L’UFFICIALE (vergognoso)

Sì, l’ho fatto, ma... So com’è, ma non lo so dire...

IL MAESTRO

Cerchi delle scappatoie! Lo sai, ma non lo puoi dire. Ti debbo aiutare?

Tira L’UFFICIALE per i capelli.

L’UFFICIALE

Ahi, è terribile, terribile!

IL MAESTRO

Sì, è terribile che un ragazzo così grande non abbia amor proprio...

L’UFFICIALE (tormentato)

Un ragazzo grande sì, sono grande, è vero, molto più grande di questi qui; sono adulto, ho finito le scuole... (Come svegliandosi) Ma sono laureato... Perché sono seduto qui? Non sono laureato?

IL MAESTRO

Sicuro, ma vedi, devi sedere qui e maturare. Devi maturare... Non è giusto?

L’UFFICIALE (stringendosi la fronte)

Sì, è giusto, bisogna maturare... Due volte due... fa due, e lo dimostrerò con una prova analogica, la più valida delle prove! Mi ascolti... Una volta uno fa uno, dunque due volte due fa due! Perché quello che vale per l’uno, vale per l’altro!

IL MAESTRO

La prova è perfettamente conforme alle leggi della logica, ma la risposta è sbagliata!

L’UFFICIALE

Ciò che è conforme alle leggi della logica non può essere sbagliato! Facciamo la prova! L’uno nell’uno sta una volta, dunque il due nel due sta due volte!

IL MAESTRO

Esattissimo secondo la prova analogica. Ma quanto fa, allora, una volta tre?

L’UFFICIALE

Fa tre.

IL MAESTRO

Di conseguenza, anche due volte tre fa tre!

L’UFFICIALE (riflettendo)

No, non può essere giusto... Non può... oppure... (Si siede disperato) No, non sono ancora maturo!

IL MAESTRO

No, non sei per niente maturo...

L’UFFICIALE

Ma allora, quanto dovrò ancora sedere qui?

IL MAESTRO

Quanto tempo, qui? Credi che esistano tempo e spazio?... Ammesso esista il tempo, dovresti sapere dire che cosa è, il tempo. Cos’è, il tempo?

L’UFFICIALE

Il tempo... (Riflette) Non lo so dire, ma so che cosa è: ergo, posso sapere quanto fa due per due, senza saperlo dire! Signor Maestro, lei sa dire che cosa è il tempo?

IL MAESTRO

Certo che lo so!

TUTTI I RAGAZZI

Lo dica, allora!

IL MAESTRO

Il tempo?... Lasciatemi pensare! (Rimane immobile, in piedi, con il dito sul naso) Mentre noi parliamo, il tempo fugge.



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