Illuminismo adesso by Steven Pinker

autore:Steven Pinker [Pinker, Steven]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Saggistica
ISBN: 9788852091360
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Neppure un inguaribile ottimista può vedere qualcosa di buono in questa situazione. Ma Donald Trump (e più in generale il populismo autoritario) davvero annulleranno un quarto di millennio di progresso? Per il momento, ci sono ragioni per non suicidarci. Se un movimento è proseguito per decenni o secoli, dietro di esso ci sono con ogni probabilità forze di carattere sistematico, e molti soggetti con un interesse a che non venga precipitosamente invertito.

Secondo il progetto dei Padri fondatori, la presidenza americana non è una monarchia a rotazione. Il presidente presiede su una rete distribuita di poteri (denigrata dai populisti come «Stato profondo», o «Stato nello Stato») che dura più dei singoli leader e manda avanti l’attività di governo sotto i vincoli del mondo reale, che non possono facilmente essere cancellati da sparate populiste a caccia di applausi o dai capricci dell’uomo al vertice. Ne fanno parte legislatori che devono rispondere a elettori e lobbisti, giudici con reputazione di probità da mantenere, e dirigenti, burocrati e funzionari che sono responsabili dei compiti dei loro ministeri. Gli istinti autoritari di Trump stanno sottoponendo le istituzioni della democrazia americana a uno stress test, ma finora l’attacco ha incontrato resistenza su un certo numero di fronti. Ministri si sono pubblicamente dissociati da vari tweet, battute e sparate; corti hanno bocciato misure incostituzionali; senatori e membri del Congresso hanno defezionato dal suo partito per bocciare leggi rovinose; dipartimento della Giustizia e commissioni del Congresso stanno investigando sui legami dell’amministrazione con la Russia; un capo dell’FBI ha pubblicamente denunciato il tentativo di Trump di intimidirlo (facendo parlare di impeachment per ostruzione alla giustizia); e membri del suo stesso staff, inorriditi da ciò che vedono, fanno regolarmente trapelare alla stampa fatti compromettenti: e tutto questo nei primi sei mesi dell’amministrazione.

A porre paletti al presidente sono anche i governi statali e locali, che sono più vicini ai fatti sul terreno; i governi di altre nazioni, da cui non ci si può aspettare che diano un’elevata priorità al rendere l’America di nuovo grande; e anche la maggior parte delle grandi aziende, che traggono beneficio dalla pace, dalla prosperità e dalla stabilità. La globalizzazione, in particolare, è una marea che nessun governante può far tornare indietro. Molti dei problemi di un paese sono intrinsecamente globali, e tra questi le migrazioni, le pandemie, il terrorismo, il crimine informatico, la proliferazione nucleare, gli Stati canaglia e l’ambiente. La pretesa che non esistano non può essere sostenuta indefinitamente, e d’altra parte essi possono essere risolti soltanto mediante la cooperazione internazionale. E neppure i benefici della globalizzazione – merci a prezzi più bassi, mercati più vasti per le esportazioni, riduzione della povertà globale – possono essere negati indefinitamente. E con Internet e i viaggi a basso costo, sarà impossibile bloccare il flusso delle persone e delle idee (specialmente, come vedremo, tra i giovani). Quanto alla battaglia contro la verità e i fatti, nel lungo periodo essi hanno un vantaggio intrinseco: non scompaiono quando smetti di crederci.28

La questione più profonda è se l’ascesa dei movimenti populisti,

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