Illusioni perdute by Pietro Modiano & Marco Onado

Illusioni perdute by Pietro Modiano & Marco Onado

autore:Pietro Modiano & Marco Onado [Modiano, Pietro & Onado, Marco]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Economia, Saggi
ISBN: 9788815411037
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2023-01-14T23:00:00+00:00


Insomma, il manuale degli errori che possono essere compiuti da uno Stato privatizzatore è lungo e umiliante.

Ciliegina sulla torta: l’aggiornamento delle tariffe in senso favorevole ad Autostrade venne preceduto di pochi mesi dal lancio dell’Opa totalitaria e produsse un forte incremento del valore di borsa (di più di due volte, mentre l’indice Mib cresceva del 35 per cento). Una sequenza di eventi che penalizzò a posteriori gli aderenti all’Opa, a vantaggio della proprietà, e che dunque si presta a legittime critiche e perplessità. Non basta: la stessa Opa, essendo stata finanziata per intero a debito, avrebbe potuto vedere l’opposizione del governo in carica, in quanto «trasferiva la concessione ad altro soggetto giuridico e finiva per far gravare una montagna di debito su una concessionaria che doveva ancora effettuare il 90 per cento degli investimenti previsti nella convenzione del 1997» [Ragazzi 2020].

I rinnovi successivi delle concessioni furono sempre favorevoli alla proprietà, che ottenne così profitti rilevanti e garantì dividendi stabili ed elevati, in presenza di investimenti cospicui ma evidentemente insufficienti, quanto meno per qualità, a garantire la sicurezza dell’intera rete [Dragoni 2021]. «Il Sole 24 Ore» ricorda come dal 2009 al 2018 ci sia stato un forte aumento dei dividendi, dei ricavi e dei pedaggi, mentre diminuivano investimenti e spese per manutenzione e sicurezza, che erano 464 milioni nel 2009, e avevano raggiunto il punto più basso nel 2018, con 363 milioni [Accademia Politica Bocconi 2020]. Fino alle ultime battute, successive al crollo del Ponte Morandi, che portano all’intervento di Cassa depositi e prestiti e quindi all’indecorosa ri-pubblicizzazione di fatto dell’azienda, vent’anni dopo, avvenuta senza alcun onere a carico degli azionisti che in oltre vent’anni avevano mal gestito le infrastrutture a essi affidate, fino all’ultimo drammatico esito.

A questa fine ingloriosa ha concorso una sequenza di errori – o peggio – commessi dai governi che si sono succeduti a partire dal 2007, errori che hanno di fatto e di diritto precluso allo Stato la via della revoca unilaterale delle concessioni nonostante l’evidente e grave inadempimento da parte del concessionario.

Vale la pena di ripercorrerli. Si comincia con l’art. 9-bis della convenzione siglata nel 2007 (governo Prodi, ministri referenti Tommaso Padoa-Schioppa all’Economia e Finanze e Antonio Di Pietro alle Infrastrutture) fra Anas e Autostrade per l’Italia, che aveva previsto un «indennizzo/risarcimento a carico del concedente in ogni caso di recesso, revoca, risoluzione, anche per inadempimento del concedente», fissandone i parametri di calcolo. Successivamente, il decreto legge 59 (art. 8-duodecies) dell’8 aprile 2008 (governo Berlusconi, ministri Giulio Tremonti all’Economia e Finanze e Altero Matteoli alle Infrastrutture e Trasporti) aveva approvato tutti gli schemi di convenzione con l’Anas stipulati entro quella data, dando forza di legge alle convenzioni medesime. Il decreto legge 216 (art. 11) del 2011 (governo Monti, appena insediato, ministri lo stesso Mario Monti all’Economia e Corrado Passera allo Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti) aveva confermato quella disposizione. Recepite da una legge dello Stato quelle convenzioni, compresa la più che discutibile clausola di indennizzo in caso di inadempimento, sono diventate praticamente non più impugnabili in sede di giustizia civile.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.