I'm the bad guy. La storia di Billie Eilish 100% unofficial by AA.VV

autore:AA.VV.
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2020-05-28T12:00:00+00:00

Billie non aveva ancora quattordici anni e stava attraversando uno dei periodi più difficili della sua vita. Si sentiva confusa e triste, odiava se stessa e il proprio corpo. Ma aveva la musica. Scriveva canzoni per esprimersi, per fare uscire i pensieri che aveva dentro. Allo stesso tempo, le capitava di scrivere un testo, o anche solo un verso, e chiedersi da dove le venisse. Perché non parlava della sua vita, ma di esperienze che non aveva vissuto, che qualcun altro da qualche altra parte aveva vissuto, di certo, ma non lei. Come facesse ad avere dentro emozioni così forti ed estranee, anche oggi, quando glielo chiedono, non sa spiegarlo.

Sempre vicini, dediti alle stesse passioni, i due hanno cominciato a passarsi degli appunti. Ad aiutarsi con i testi e la musica. E finalmente a comporre insieme. È stata una cosa naturale.

Ed è accaduta un giorno di novembre del 2015.

Finneas era appena tornato da Londra, dal Warped Tour a cui aveva partecipato con la sua band. Billie stava per compiere quindici anni, mancava solo un mese, anzi meno al suo compleanno. La sua insegnante di danza aveva bisogno di una canzone originale per una nuova coreografia e lei pensò subito di chiedere al fratello. Era troppo bravo, avrebbe avuto di sicuro il pezzo giusto. Finneas, in effetti, aveva una canzone pronta. Si intitolava ocean eyes e l’aveva scritta per gli Slightlys, ma qualcosa non lo convinceva. Ci voleva una voce diversa, più femminile, più potente. La voce di sua sorella.

Billie ha ascoltato il pezzo eseguito dal fratello, lo ha imparato e poi l’ha cantato insieme a lui nella sua stanza. Lo hanno registrato sul computer di Finneas usando un semplice programma di musica. Era davvero forte. L’insegnante di danza sarebbe stata contentissima e la coreografia sarebbe venuta una bomba. A questo pensava Eilish.

Come avevano fatto altre volte, hanno deciso di caricarlo su SoundCloud, con download gratuito perché l’insegnante potesse scaricarselo senza problemi e iniziare a lavorarci. Poi sono andati a dormire. E mentre loro dormivano, il mondo li scopriva.

«SCRIVEVO TUTTI I MIEI PENSIERI E LE MIE EMOZIONI E POI CI FACEVO CANZONI. NON È CHE PENSAVO: “ORA SCRIVO UN PEZZO”. LO FACEVO E BASTA.»

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