Incantatrice - Bertrice Small by Romanceblue

autore:Romanceblue
La lingua: ita
Format: epub

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Era notte. Il maniero di Aelfleah era avvolto nel silenzio. Fuori, dalle strette finestre della casa, si vedeva la neve che scendeva silenziosa nella notte buia, formando una soffice coltre a protezione della terra addormentata. Sulle colline che sovrastavano la valle un lupo lanciava il suo ululato solitario che veniva ripreso da un altro lupo poco lontano. Quella notte sarebbero andati a dormire affamati, perché tutte le altre creature si erano messe al riparo dalla bufera.

Mairin aveva fatto il bagno in una grande vasca di legno ch'era stata collocata davanti al camino del soggiorno. Era stata riempita di acqua calda, dopo cena, e lasciata a intiepidire. Ora, mentre tutti gli altri erano a letto, Josselin stava per farsi fare il bagno dalla moglie. Era affascinato dal fatto che Mairin non avesse mostrato il minimo imbarazzo per le sue nudità quando si era liberato dei vestiti. Anzi, era parsa valutarlo, o era stata la sua immaginazione? Si sentiva a disagio al pensiero che lei pesasse e soppesasse i suoi attributi confrontandoli con altri che già aveva visto in analoghe condizioni.

- Siete molto lungo - notò innocentemente la ragazza, squadrandolo da capo a piedi. Josselin si era appena sfilato l'ultimo indumento.

- Vi riferite a un parte particolare del mio corpo, signora? - la prese maliziosamente in giro, lui.

- In voi tutto è lungo, mio signore. Il volto, le braccia, le gambe e il tronco. Davvero non ho mai visto un uomo tanto lungo!

- Non c'è altro di lungo che vi abbia colpito, signora? - chiese lui con una risatina.

La vide meditare seriamente su quelle parole per un momento, poi, all'improvviso, Mairin arrossì, avendo afferrato il significato di quelle parole. - Oh, briccone! - lo rimproverò, vedendolo ridere. -Entrate nella vasca prima che l'acqua si raffreddi troppo! Non sono sicura che un bagno ghiacciato non sarebbe più adatto per un volgarone come voi!

- Oh, Mairin! Mia dolce incantatrice, ammetto di essere volgare come un giovane caprone voglioso. Siete la donna più bella che abbia mai visto. Siamo sposati da sei notti e non ho ancora potuto avervi nel mio letto. Sapete quanto vi desidero? Carezzare il vostro magnifico corpo, possedervi tutta?

Lei sorrise e prese a insaponargli delicatamente le larghe spalle. - Stanotte, mio signore, esaudiremo entrambi il desiderio che abbiamo dell'altro, vi darò piacere secondo quanto mi ha insegnato il mio primo marito. Piaceri che deliziano l'uomo. In cambio voi farete l'amore con me e mi darete dei figli. Desidero tanto dei figli.

Non immaginava l'effetto che quelle parole avrebbero avuto su Josselin. Il sangue prese a pulsargli nelle orecchie e, all'improvviso, la sorprese afferrandola e tirandola nella vasca con sé. Cingendola con le braccia, la baciò con una ferocia che la lasciò totalmente senza fiato. Con movimenti privi di fretta Josselin l'accarezzò fino a che la sentì dimenarsi d'eccitazione.

Mairin girò la testa e affondò il volto nel suo collo. Gli prese il lobo tra i denti e lo mordicchiò dolcemente, risucchiandolo come un cagnolino con un pezzetto di stoffa. Poi gli infilò la punta della lingua nell'orecchio stuzzicandolo con piccoli guizzi.

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