Inconfessabili segreti by Amanda Jennings

Inconfessabili segreti by Amanda Jennings

autore:Amanda Jennings [Jennings, Amanda]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, General, Contemporary
ISBN: 9788854173071
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2014-07-13T22:00:00+00:00


Interludio musicale: numero due

«Devo essere a casa per le quattro e mezzo», disse Lizzie non appena Haydn spuntò all’angolo della strada. «Ho detto ai miei che andavo al cinema con un’amica e loro mi hanno imposto di tornare per quell’ora».

«Che bisogno hai di raccontargli tutto?».

Lizzie si strinse nelle spalle.

«Potevi dirgli che uscivi con me e basta».

«Sembra che mamma lo sapesse già», rispose Lizzie, «e che non ne fosse molto contenta».

«E allora?»

«Allora…». Lizzie ricordò il disappunto e la preoccupazione nella voce della madre, ma non trovò nulla da ribattere a Haydn.

«Dimenticalo». Haydn cercò nella tasca del giubbino la macchinetta per rollare le sigarette. Lizzie attese che stendesse e arrotolasse con cura i sottili filamenti di tabacco marrone nel velo di impalpabile carta. Quando poi con la punta della lingua Haydn leccò il tubicino per sigillarlo, Lizzie avvertì un picco di desiderio. «Ok», disse Haydn, accendendo la sigaretta infilata nell’angolo della bocca. Strizzò gli occhi per il fumo, inspirò e se la tirò via dalle labbra. «Il nostro secondo appuntamento. Che si fa?»

«Di cosa avresti voglia?»

«È il tuo turno oggi, ricordi? Io ti ho portata al cimitero».

«Ok», rispose lentamente Lizzie, riflettendo. «Bene, iniziamo con una passeggiata e poi, be’, ho in mente qualcosa di speciale». Tentò di creare un po’ di mistero, sperando che le venisse presto un’idea favolosa.

Haydn sorrise. «Ci sto».

Si incamminarono mano nella mano. Adesso era più facile parlare, le parole scivolavano dall’uno all’altra come ghiaccio che si scioglieva, ribollendo di verve ed energia. Anna entrava e usciva dalla conversazione con disinvoltura e Lizzie adorava poter condividere tranquillamente ricordi della sorella. Era liberatorio poter scherzare di lei, ascoltare storie che non conosceva o nominarla senza dolorosi silenzi o soffocare per il senso di colpa.

Si fermarono in un piccolo negozio per comprare altro tabacco per Haydn e nell’attesa, Lizzie fece scivolare distrattamente le dita su alcuni pacchetti di gomma da masticare esposti alla cassa. D’un tratto sentì che qualcuno la stava osservando; sollevò gli occhi e vide l’esercente che la fissava con aria sospettosa. Abbassò subito la mano dall’espositore di dolciumi e parlò senza pensarci.

«Cos’è successo la notte in cui è caduta?».

La domanda le uscì quasi per sbaglio e per un istante sperò che Haydn non l’avesse sentita. Sebbene quella domanda le frullasse continuamente in testa, aveva comunque deciso di non fargliela. Del resto, Haydn aveva già raccontato tutto quello che sapeva alla polizia, era tutto scritto nella sua deposizione, che lei conosceva praticamente a memoria. Anna gli aveva telefonato chiedendogli di incontrarsi alla scuola con una bottiglia di vodka e di portare le chiavi di suo padre. Erano saliti sul tetto e di lì a qualche ora avevano svuotato la bottiglia, passandosela, ubriacandosi da fare schifo. Haydn si era addirittura sentito male, le aveva chiesto di poter tornare a casa ma Anna gli aveva risposto di no. Si era arrampicata sul muretto del cornicione ed era scoppiata a ridere quando lui le aveva chiesto di venir via. E si era messa a ballare. Haydn era terrorizzato ma lei aveva continuato a rifiutarsi di scendere dal muretto.



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