Incubus Dreams by Laurell K. Hamilton

autore:Laurell K. Hamilton [Hamilton, Laurell K.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 978-88-429-1705-2
editore: Nord
pubblicato: 2011-06-25T22:00:00+00:00

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Dopo quella rischiosa esperienza cancellai tutti gli altri appuntamenti di lavoro per quella notte. Una volta restituito Edwin Alonzo Herman al suo riposo eterno, avrei chiuso col lavoro fino a quando non fossi riuscita a capire che cosa diavolo stava succedendo. Bert si sarebbe incazzato e i clienti pure, ma neanche la metà di quanto si sarebbero incazzati se avessi resuscitato un barcollante esercito di cadaveri ambulanti che avrebbe terrorizzato la città. No, sarebbe stata una pessima pubblicità, e neppure Bert sarebbe riuscito a escogitare un modo per rimediare.

Inoltre avevo ormai perduto tanto sangue che non mi sentivo bene. Non era niente di soprannaturale, era un malessere del tutto fisico, con vertigini, nausea e freddo, perfino con addosso la giacca di cuoio e la coperta prelevata dal portabagagli della jeep. Nel corso degli anni avevo subito abbastanza emorragie per saper valutare i sintomi; non avevo bisogno di una trasfusione, però non dovevo neppure perdere altro sangue. Avrei chiesto a Graham di riaccompagnarci al club e di passare a prendere Nathaniel, cui avrei proposto di rinunciare alla nostra grande scena sessuale a causa della perdita di sangue. Sicuramente era una motivazione accettabile.

Per il momento eravamo tutti rannicchiati sul sedile posteriore della jeep, io perché mi sentivo di merda, il licantropo e il vampiro perché non riuscivo a scaldarmi da sola. Nonostante la coperta e la giacca di cuoio, continuavo a tremare.

«Mia signora, posso offrire un suggerimento audace?» chiese Requiem.

Soltanto al secondo tentativo riuscii a interrompere il mio incessante batter di denti per il tempo sufficiente a rispondere. « Sicuro. »

« Se non riuscirai a scaldarti, non potrai più fare nulla stanotte. »

«Vieni al sodo, e smettila... » Ero scossa da tremiti così violenti da risultare quasi dolorosi. Fra un tremito e l'altro riuscii a completare la frase: « Smettila di ammazzarmi di chiacchiere, Requiem».

«Se Graham fosse sotto la coperta con te, ti aiuterebbe a scaldarti », suggerì il vampiro, in tono tagliente, senza sprecare parole. Era bello sapere che all'occorrenza riusciva a essere conciso.

Se fossi riuscita a interrompere il mio batter di denti mi sarei opposta, ma non potevo, perciò non lo feci, senza contare che abbracciare un uomo completamente vestito sotto una coperta sembrava una cosa molto tranquilla dopo tutto quello che era successo quella sera e quella notte. Che male avrebbe mai potuto fare? Oh, al diavolo, meglio non rispondere!

Così, ancora in modalità guardaspalle serio, Graham s'infilò sotto la coperta come se mordessi. « Non posso proteggerti se sono intrappolato sotto una coperta sul sedile posteriore », avvertì.

Soltanto al terzo tentativo riuscii a chiedere: « Sei ferrato? »

« Intendi, se ho una pistola? »

« Sì. »

« No. »

« Se sono l'unica armata, allora non sei tu a proteggere me. »

Mentre Graham sembrava accingersi a ribattere, Requiem lo prevenne: « Ci sono molti modi per proteggere qualcuno, Graham. Se non riusciremo a riscaldarla, allora temo che dovremo portarla al pronto soccorso. Ti piacerebbe dover spiegare a Jean-Claude come hai permesso una cosa del genere quando avresti potuto impedirlo in modo molto semplice? »

«No.

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