Io e lei. Storia di un medico e della sua malattia by Davide Cassine

Io e lei. Storia di un medico e della sua malattia by Davide Cassine

autore:Davide Cassine [Cassine, Davide]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788833535432
Google: rGkCEAAAQBAJ
editore: Lindau
pubblicato: 2020-10-20T22:00:00+00:00


6

A volte ci creiamo nella mente pensieri che diventano certezze pur non avendo alcun fondamento. Lo facciamo quasi inconsciamente, ma su queste false sicurezze costruiamo il fragile castello della nostra vita.

Credo di essermi sempre comportato onestamente, mi sono impegnato, ho fatto del bene tutte le volte che ne ho avuto occasione, e talvolta l’occasione sono andato anche a cercarmela, e di conseguenza, quasi senza rendermene conto, avevo coltivato silenziosamente dentro di me l’idea di essere immune dalle grandi disgrazie. Poco per volta mi ero creato la convinzione che le buone azioni vengono premiate, perché è giusto che sia così.

Ripensandoci, mi rendo conto di quanto fosse puerile questo mio ragionamento, era solo una grande illusione, perché le cose semplicemente accadono senza tener conto di chi siamo e cosa facciamo. Dopo la scoperta della malattia intrapresi per circa un anno la terapia sperimentale a Milano. Dentro di me avevo ben chiaro un unico pensiero: dovevo sopravvivere, dovevo farcela! Se non avessi avuto recidive potevo ancora cavarmela. Cambiando lavoro mi ero messo al riparo da ogni tipo di stress, non mi rimaneva altro che vivere «con leggerezza», senza pensare troppo, senza crearmi troppi problemi.

Da bambino mi capitava spesso di guardare con i miei genitori i film di John Wayne alla televisione. Una volta a letto mi veniva paura, nel buio vedevo spuntare indiani da tutte le parti. Allora mi nascondevo sotto le coperte cercando di rimanere immobile. «Se arrivano e non vedono nessuno, sicuramente se ne vanno», pensavo fra me e me. E così facendo mi addormentavo. Ecco, in quei lunghi mesi di terapia cercai di stare fermo con la mente, di vivere come sospeso: «Se sto immobile la bestia non si accorge di me e va via così come è venuta» mi dicevo.

Tutti si stupivano della mia forza e della mia serenità, in realtà ero bloccato dalla paura che gli indiani mi allontanassero per sempre da tutto ciò che amavo. Più tempo passava senza ricadute, più aumentavano le probabilità di guarigione: stavo bene, avevo persino preso peso, mi sentivo in forma. Rifiutavo i pensieri negativi, volevo fare silenzio dentro di me, vivevo in uno stato quasi euforico. Senza accorgermene, nacque in me l’illusione che il peggio fosse alle spalle.

Dopo il viaggio di lavoro in Israele, a fine gennaio andammo a fare un’esercitazione internazionale in Danimarca, organizzata dalla Comunità Europea. La prova consisteva nella simulazione di una catastrofe, in quel caso un terremoto, e sarebbe durata all’incirca cinque giorni. La preparazione per questa missione fu molto laboriosa: nel nostro gruppo eravamo più o meno sessanta e ognuno dovette consegnare un certo numero di documenti per passare una dogana simulata, dopodiché inviammo alcuni camion carichi di materiale, perché a noi era stato affidato il pronto soccorso sanitario e quindi l’allestimento di un ospedale da campo, dotato di una sala operatoria con tutti gli strumenti necessari per l’attività chirurgica. Nella sede dell’unità di crisi danese era stato ricreato perfettamente lo scenario del disastro con edifici crollati, ambulanze, forze dell’ordine, vigili del fuoco, proprio come se si trattasse di un set cinematografico, con tanto di comparse e attori.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.