Io, i miei desideri e il mio miliardario - Vol. 2 (Italian Edition) by Rose M. Becker

autore:Rose M. Becker [Becker, Rose M.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9791025726785
editore: Addictive Publishing
pubblicato: 2015-10-13T22:00:00+00:00

4. A bordo del Mississippi Express

– Wow!

È tutto quello che riesce ad articolare Alice arrivando al porto di New York. E anche io, in effetti, rischio un distaccamento della mandibola. Doppio wow! Restiamo entrambe immobili, avvolte da una serata fresca e dolce. È passata una settimana dal mio appuntamento con Elio. Adesso abbiamo sotto gli occhi uno spettacolo incredibile, mentre stringo in mano il mio invito. Grandioso. Inimmaginabile. Da togliere il fiato. In pieno stile Cole McShawn!

– Wooow! – ripete Alice.

– Pensi di ritrovare l’uso della parola, una volta a bordo?

– Non solo della parola, – mi risponde sculettando. – Ma anche del corpo!

Scoppio a ridere e la mia amica mi tira per un braccio. Insieme calchiamo il lungo tappeto rosso srotolato sul selciato del porto. Eccezionalmente, ho indossato delle ballerine di pelle, coordinate a un abitino nero con maniche in pizzo. Il mio look ha ricevuto la benedizione di Alice, che mi ha prestato un ampio scialle in cachemire in cui avvolgermi.

Quasi passabile, ha generosamente sentenziato. Quasi!

Lei invece è strepitosa come sempre, fasciata in un vestito Hervé Léger aderentissimo che sembra letteralmente cucito sulla sua pelle. Il rosso scarlatto dell’abito mette in risalto i suoi capelli neri corti e il suo rossetto rosso sangue. Anche un cieco la noterebbe. Con un brividino, mi aggrappo a lei mentre avanziamo sotto gli occhi dei curiosi ammassati sulla banchina, che sono accorsi per assistere all’arrivo degli invitati dell’eccentrico filantropo. Alcuni hanno anche tirato fuori lo smartphone per filmare l’evento.

Cole McShawn non perde occasione per distinguersi. Invece di noleggiare uno yacht come tutte le altre celebrità, ha optato per un gigantesco battello a vapore del Mississippi, che ora si erge con fierezza tra le altre imbarcazioni del porto, attirando gli sguardi di tutti e dando vita ad animate chiacchiere. Io ne sono ammaliata, affascinata dalla sua bellezza d’altri tempi. Sembra sfuggito al secolo delle crinoline e di Tom Sawyer. Ha ragione Alice: è «wow». Non ci sono altre parole.

Non è stato Elio a invitarmi a questa serata, anche se mi ha telefonato per assicurarsi che fossi presente. L’invito mi è stato inviato da Dominic Stone in persona, che ha organizzato l’evento per annunciare «una grossa novità», riunendo tutti gli artisti che espongono nella sua galleria – tra cui io. Il coordinamento è stato però delegato a McShawn, maestro di cerimonie che – a quanto pare – Stone conosce bene. Il mondo dell’arte è piccolo. Quanto a Elio, è venuto sicuramente per l’insistenza del suo amico filantropo, che fa da collante fra tutti quanti. Il talento salottiero non si improvvisa! Tantomeno la rubrica, tra parentesi... Alice è in visibilio, eccitata come una scolaretta.

– Come sono felice! – squittisce quando mostro il mio invito all’ingresso.

In uno slancio di entusiasmo, mi butta le braccia al collo e mi schiocca un bacio sulla guancia, prima di salire sulla passerella in legno che conduce a bordo.

– Grazie, grazie, grazie!

– Come se non mi avessi dato il tormento per venire.

– Non ti ho dato il tormento. Mi sono gentilmente offerta di accompagnarti circa cento o duecento volte.

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