Jacinda Ardern. Una leader della porta accanto by Francesco Foti

Jacinda Ardern. Una leader della porta accanto by Francesco Foti

autore:Francesco Foti [Foti, Francesco]
La lingua: ita
Format: epub
editore: People
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Kaitiakitanga, la sfida del cambiamento climatico

Il contrasto al cambiamento climatico è una delle battaglie per cui Jacinda Ardern si è spesa nel corso di tutta la sua carriera politica. Lo abbiamo visto sin dal suo discorso di insediamento come deputata neoeletta al Parlamento neozelandese, nel 2008, quando ha attaccato il governo conservatore per le sue politiche retrograde sul tema:

«Temo che il nostro orgoglio per una Nuova Zelanda pulita e verde sia ormai mal riposto. Il fatto che stiamo che per abrogare le leggi più efficaci mai viste sin qui nel contrasto agli impatti del cambiamento climatico è già di per sé una vergogna. Ma è semplicemente inaccettabile che, in aggiunta, si stia ora formando una commissione parlamentare il cui compito sarà quello di mettere in discussione le stesse basi scientifiche del cambiamento climatico. Avevamo la possibilità di essere leader mondiali, su questo tema. Il centrodestra dice che dovremmo piuttosto seguire l’esempio altrui, ma ciò che vedo è solo un’enorme sconfitta per quelle generazioni future verso cui qualcuno in questa Camera non sente alcuna responsabilità. Be’, io la sento.»

Letto con gli occhi di oggi, questo intervento può sembrare meno significativo di quanto non sia in realtà, perché è bene ricordare che se oggi il consenso sulla crisi climatica sia molto ampio – anche se troppo spesso solo a parole – allora era un tema considerato marginale e persino stravagante anche in ampi settori della politica progressista.

Molti anni dopo, aprendo la campagna elettorale del 2017 da neoeletta leader dei Laburisti, la Ardern stessa rinnova il suo impegno sul tema e lo mette in testa all’agenda del suo partito:

«La prima volta che sono stata fischiata, in politica, è stato a Matamata. Era un incontro pubblico durante la campagna elettorale del 2008 in cui mi furono chieste le mie posizioni sul cambiamento climatico. Un candidato più esperto mi disse allora che se a un dibattito pubblico non si ha contro almeno metà della platea vuol dire che probabilmente non si sta dicendo nulla di concreto, ma devo ammettere che mi sono domandata se avere contro l’intero pubblico non volesse dire che avevo detto sin troppo.

Non smetterò mai di parlarne, però, perché è la sfida che definirà la mia generazione. Ricordo una discussione in famiglia di qualche anno fa, sul cambiamento climatico. Possiamo tranquillamente dire che erano scettici. Stavo aspettando il mio momento per intervenire, quando mio padre si fece avanti: “Non so molto di scienza” disse “ma so quello che mi hanno fatto vedere a Kiribati”.

Aveva incontrato i capi del villaggio che gli avevano mostrato il livello dell’acqua di quando erano bambini e quello attuale, che lambisce la loro stessa sopravvivenza.

Ci sarà sempre chi dice che è troppo difficile. Ci sarà chi dice che siamo troppo piccoli, o che l’inquinamento e il cambiamento climatico sono il prezzo da pagare per il progresso.

Si sbagliano.

Noi affronteremo il cambiamento climatico con serietà, perché il mio sarà un governo guidato dai princìpi, non dalla convenienza. Dalle opportunità, non dalla paura. E abbiamo l’opportunità di voltare le cose a nostro vantaggio, e dare forma al nostro destino.



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