Jacob Due-Due agente segreto by Mordecai Richler

autore:Mordecai Richler [Richler, Mordecai]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Adelphi
pubblicato: 2019-03-27T16:00:00+00:00

«E perché no?» volle sapere Jacob Due-Due. «E perché no?».

«Perché, signor Deux-Deux, io tengo molto all’affetto degli alunni e al loro rispetto, ma preferisco che questo rimanga un fatto tra noi. Scrivetelo, scrivetelo».

«È vero,» domandò il signor Talpa, taccuino alla mano «che lei è il nipote del senator Untuoso Troppatrippa detto “lo Scroccone”, multifantastiliardario e principale benefattore dell’Istituto Privilegio, nonché presidente del suo consiglio degli amministratori?».

«Ma non è mica per questo che ho avuto il mio incarico» disse il direttor H.O. Troppatrippa.

«Non ho mai insinuato nulla del genere» disse il signor Talpa. «Ma, di preciso, lei quali requisiti aveva?».

«Tanto, tanto, tanto affetto da dare. Io adoro i bambini. Senta un po’, Deux-Deux, lei è sicuro che non ci siamo già conosciuti da qualche parte? No, perché mi ricorda...».

Il signor Talpa si alzò. «Lei capirà che questa è solo un’intervista preliminare. Sa, ci sono anche altri candidati al Premio per il Direttore Scolastico Più Eccezionale dell’Anno».

«Gente, se sceglierete me,» disse il direttor H.O. Troppatrippa strizzando l’occhio «saprò dimostrarvi la mia riconoscenza».

«Sta cercando di corromperci?» gli chiese il signor Talpa accavallando le gambe e puntando verso di lui la scarpa con il registratore grande come una saponetta nascosto dentro il tacco.

«Certo che no».

«Tu a quanti soldi pensavi?» gli domandò Jacob Due-Due.

Ha fatto presto a imparare, pensò il signor Talpa, soddisfatto dei progressi del suo apprendista.

«Oddio,» rispose il direttor H.O. Troppatrippa «sarete ragionevoli, spero, sì? Non sono mica ricco».

«Dobbiamo rifletterci un attimo» rispose il signor Talpa. «Ah, a proposito, non è che per caso conosce qualcuno interessato a comprare dei segreti militari canadesi?».

«Paghi uno e prendi due!» disse Jacob Due-Due.

«Non capisco» disse il direttor H.O. Troppatrippa.

«Bah, lasci stare» disse il signor Talpa. «Per adesso, la salutiamo».

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