Keltor by Jennifer Sage

autore:Jennifer Sage [Sage, Jennifer]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788898361281
editore: Dunwich Edizioni
pubblicato: 2014-06-14T22:00:00+00:00

TRANQUILLIZZA IL TUO CUORE

«Non me ne frega niente dei suoi ordini, Dante. La mia donna mi ha guardato come se non mi conoscesse e meno di un’ora prima ero dentro di lei, alimentandomi dal suo collo. Non farebbe infuriare anche te, fratello? Indipendentemente dalle ragioni?»

L’amico si concesse un lungo sorso dello scotch davanti a sé. Dopo che Liz se n’era andata, c’era voluto molto di più del vino per sottomettere la bestia che infuriava nella Fortezza.

«Sì, Kelt. Ma la Madre ha una ragione per tutto quello che fa e non ha mai fatto del male a nessuno di noi. Non c’è dato sapere altro ma giuro che avrai più risposte. Lucio sta arrivando.»

Keltor alzò gli occhi e vide il leader venire verso di loro nel bar fiocamente illuminato che era all’interno del maniero. Di fronte ai due c’era una bottiglia di scotch quasi vuota. L’altra era stata rotta contro il muro dopo essere stata svuotata.

Gli occhi di Kelt erano fissi su Lucio, ora privi dell’amore che solitamente sentiva. Il cuore gli era stato strappato nel momento in cui Dante gli aveva riferito il messaggio che Derico aveva portato. Il fratello maggiore lo teneva lì e lui non poteva liberarsi. Nell’altro regno sarebbe stato disposto a strapparsi gli occhi pur di tornare da lei e, se prima ci fosse stato qualche dubbio sulle sue intenzioni, ormai si era dissipato.

«Fratelli, un incontro infelice. Mi è stato detto del compito del messaggero mentre voi probabilmente ascoltavate la notizia stessa. Se lo avessi saputo sarei andato io stesso nel Bianco a oppormi. Magari la Pura non mi avrebbe ascoltato, ma ci avrei provato ugualmente.»

Lucio lo strinse in un abbraccio, non curandosi dell’ira che saettava dagli di occhi di Keltor. Questi, sorprendendo quasi se stesso, lo abbracciò forte di rimando. Anche se gli Immortali in realtà non potevano ubriacarsi, un liquore abbastanza forte li rendeva più sensibili alle emozioni.

«Che farò dunque, fratello? La bestia dentro di me infuria. La mia anima urla perché vuole trovare Liz e io ancora non sono riuscito a parlare con lei. Potete immaginare il tormento nell’assaggiare la vostra compagna, sentire il vostro nome uscire dalla sua bocca e poi perderla e vederla spogliata dei momenti d’amore passati insieme? Cosa ho fatto per meritare questa crudeltà? Liz sarebbe partita lo stesso e di sua spontanea volontà.»

Il leader si versò un bicchiere e bevve pensosamente fino a vuotare la coppa. Poi riempì i loro calici ancora una volta. «Keltor, questa non è stata una punizione anche se può sembrare così. Il ricordo del vostro tempo insieme avrebbe ostacolato la capacità di Iliyana di insegnarle a combattere. Liz deve imparare con la mente priva di ostacoli di una bambina, senza i fardelli che una donna porta con sé. E certo senza il peso di sapere che l’uomo che ama è da qualche altra parte. Una persona adulta immaginerebbe tutti i tipi di motivi per cui non sei lì con lei. Inoltre, mentre lei impara a usare i suoi poteri è meglio che tu non sia il fulcro della sua angoscia.

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