L' Amore Che Non Può Dire Il Suo Nome by Alexandra Steel

autore:Alexandra Steel [Steel, Alexandra]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9781534644502
Google: liS5DAEACAAJ
editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
pubblicato: 2016-06-11T08:39:05+00:00

Capitolo 10

2015

Bruce Kline varcò la soglia della sua suite, il Grand Hotel nel centro di Milano era stata un’ottima scelta, lo aveva fortemente voluto soprattutto per la sua posizione. Erano così tanti anni che non ritornava in Italia, gli sembrò quasi un tempo infinito, ma finalmente era arrivato il momento.

Aveva atteso a lungo, sperando di trovare il coraggio di decidere e poi finalmente lo aveva fatto. Non era stato facile fare questa scelta, ma non voleva avere rimpianti nella sua vita, non più.

Aveva dedicato l’intera esistenza al lavoro, sacrificando gli affetti più cari, l’amore perduto, i suoi sogni più reconditi e ora voleva solo riscattarsi.

Questo successo inatteso lo aveva risvegliato, Soul Within era tutta la sua vita, in quella boccetta resa magnifica dai più prestigiosi designer, risiedeva l’essenza della sua anima, la fragranza del suo cuore; finalmente aveva trovato il coraggio di lanciare sul mercato il suo primo profumo, creato appositamente per una persona speciale che gli aveva spalancato il cuore, inondandolo di sentimenti puri e passionali.

Da allora non era più riuscito a provare emozioni simili, forse a causa del suo più grande rimpianto, quello di non essere riuscito a gestire la propria vita come avrebbe voluto.

Qualcun altro lo aveva fatto per lui, imponendosi a più non posso, costringendolo a trasformarsi in una persona completamente diversa da ciò che avrebbe voluto essere.

Certo era diventato uno stimato stilista, ricco e famoso, ma sentiva di non aver vissuto la sua giovinezza, di non aver colto l’occasione unica di felicità, che gli si era parata davanti quando era solo poco più che uno studente, troppo presto per imporsi in questa vita.

Ora, dopo tanti anni, aveva deciso di ritornare alle origini e ritrovare quella felicità perduta che stava sempre di più assumendo l’amaro sapore del rimpianto.

A un tratto il telefono interno squillò, Bruce si scosse e alzò il ricevitore, la voce lo avvertì che aveva chiamato il giornale per fissare l’ora dell’intervista e desiderava avere la sua conferma.

“Domani alle undici sarà perfetto” rispose asciutto, quindi riattaccò. Si spogliò nervosamente e si infilò nella doccia, erano giorni che meditava riguardo a un forte desiderio, quello di fare un viaggio a ritroso nel tempo, cancellando i dubbi, i ripensamenti e che, forse, gli avrebbe cambiato la vita. Cosa avrebbe trovato alla fine? Non lo sapeva, dopotutto si trattava solo di scoprirlo e non ci voleva molto, quattro ore separavano Milano da Casalvento, un tempo davvero infimo, ma che per lui rappresentava un’eternità.

Passò la giornata a riposarsi e solo in serata prese la decisione di cenare in un ristorante del centro, il suo assistente gli faceva compagnia come sempre, poiché dalla morte dei suoi genitori non aveva avuto più nessuno che lo seguisse nei suoi viaggi. Loro due lo avevano fatto per molto tempo, soprattutto all’inizio della sua carriera, ma lo avevano anche soffocato. Il carattere autoritario di suo padre lo aveva segnato nel profondo, anche se lui avrebbe voluto assomigliargli.

Quell’uomo era sempre stato così risoluto, deciso e forte. Però la vena creativa l’aveva sicuramente ereditata, certo non nello stesso settore, ma comunque ne andava fiero.

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