La corona senza stelle by James Rollins

autore:James Rollins [Rollins, James]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
Tags: ebook
editore: Casa Editrice Nord
pubblicato: 2023-05-09T22:00:00+00:00

E adesso come ne esco? Che mi è saltato in mente?

Kanthe si rese conto di quanto fosse stato avventato un istante prima. Il cuore gli batteva in gola, come a rimproverarlo per la sua stoltezza. Non solo la sezione dello stretto percorso davanti a lui era crepata quasi per tutta la sua larghezza, ma due gradini nella parte centrale erano completamente crollati. Sembrava il ghigno sdentato di un furfante che lo irrideva per la sua falsa ostentazione di spavalderia.

«Possiamo cercare un’altra strada», gli bisbigliò Frell.

Kanthe rafforzò la presa sulla corda. Sentiva gli occhi di tutti addosso, soprattutto quelli della ragazza che a detta di Frell avrebbe potuto essere sua sorella. Le sue guance avvamparono. In passato, non aveva mai avuto vergogna di niente. Si era svuotato lo stomaco tra i tavoli delle taverne o svegliato in letti sporchi di piscio e merda. In quelle situazioni, si era limitato a pulirsi la bocca o il culo e aveva proseguito per la sua strada, senza preoccuparsi troppo di ciò che pensavano gli altri. Ma nel corso di quel viaggio, da qualche parte lungo la strada, qualcosa di nuovo si era radicato in lui. Forse perché adesso era uscito dall’ombra del fratello, o era sfuggito alle offese del re, o forse semplicemente la nobiltà d’animo degli altri aveva smosso ciò che era dentro di lui da sempre.

Quale che fosse la ragione, adesso non aveva intenzione di tirarsi indietro. Che si trattasse di orgoglio ritrovato o di rabbia nei confronti del padre che aveva tentato di ucciderlo, Kanthe mosse un passo verso il bordo. Si addossò alla parete e posò uno stivale sul primo gradino rotto, accertandosi che quel corto moncone di roccia reggesse il suo peso. Soddisfatto, passò a quello successivo, e a quello dopo ancora. Proseguì lentamente fino ad arrivare ai due gradini mancanti. Chiuse gli occhi e prese un respiro profondo, consapevole che avrebbe dovuto scavalcare quella voragine per raggiungere il moncone sul lato opposto.

Posso farcela.

Riaprì gli occhi e si voltò a guardare gli altri. Lo fissavano tutti, probabilmente trattenendo il fiato. Gli occhi azzurri di Nyx brillavano di una fiducia che lui non aveva. Gli rivolse un piccolo cenno col capo.

Lui trasse tutto il coraggio che poteva da quel gesto e tornò a guardare davanti a sé, deglutendo. Sollevò una gamba, piegò l’altra e saltò lateralmente. Atterrò su un piede, aspettandosi che il gradino danneggiato cedesse sotto il suo peso. Invece quello tenne per miracolo... ma lui perse l’equilibrio.

La sua schiena si staccò dalla parete.

Sto per morire...

Poi un’ombra scura sbucò dalla nebbia e lo centrò sul petto. Il pipistrello rimbalzò all’indietro battendo freneticamente le ali. Che fosse stato a causa dell’impatto o soltanto per il terrore provato in quel momento, Kanthe si spostò di nuovo verso la parete e ritrovò l’equilibrio. Appoggiò anche l’altro piede a terra, prese tre respiri su quel moncone solitario e superò in fretta il resto dei gradini spaccati. Poi si lasciò cadere sulle ginocchia e cominciò a tremare.

Bella figura...

Eppure nessuno si prese gioco di lui.

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