La cosa by John W. Campbell

autore:John W. Campbell [Campbell, John W.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: eBL
pubblicato: 2018-08-12T16:00:00+00:00

Il comandante Garry osservò preoccupato mentre Clark, l’addestratore dei cani, teneva fermo il grosso alaskan husky, mentre Copper iniziava il trattamento di iniezioni. Il cane non era impaziente di cooperare: l’ago faceva male, e aveva già subito abbastanza punture quella mattina. Cinque cuciture tenevano chiuso uno squarcio che gli partiva dalla spalla, attraversava il costato e arrivava a metà del corpo. Una lunga zanna gli si era spezzata; avevano trovato la parte mancante conficcata nella scapola dell’essere mostruoso che giaceva sul tavolo nell’edificio amministrativo.

— Quanto ci vorrà? — chiese Garry, stringendosi piano il braccio. Gli doleva per la puntura dell’ago che il dottor Copper aveva usato per prelevare il sangue.

Copper alzò le spalle. — A essere sincero non lo so. Conosco il metodo generale, l’ho utilizzato sui conigli. Ma non ho mai fatto esperimenti sui cani. Sono animali grossi ed è faticoso lavorare con loro: ovviamente i conigli sono preferibili, ed è per questo che vengono usati abitualmente. Nei luoghi civilizzati si può comprare una serie di conigli già immunizzati al sangue umano direttamente dai fornitori, e pochi ricercatori si danno la pena di prepararseli da soli.

— A che gli servono? — chiese Clark.

— La criminologia è un campo molto vasto. Il tizio A dice che non ha ucciso il tizio B, e che il sangue sulla sua camicia è del pollo che ha sgozzato. Lo Stato esegue il test, poi tocca al tizio A spiegare perché il sangue reagisce ai conigli immuni agli umani, ma non a quelli immuni ai polli.

— Nel frattempo che ne facciamo di Blair? — chiese stancamente Garry. — Finché dorme può anche restare lì dov’è, ma quando si sveglierà…

— Barclay e Benning stanno fissando dei chiavistelli alla porta della Casa del Cosmo — rispose Copper, tetro. — Connant si comporta da gentiluomo. Credo che il modo in cui lo guardano gli altri gli faccia desiderare un po’ di solitudine. Lo sa Dio quanto ognuno di noi abbia pregato di avere un po’ di intimità.

Clark fece una risata amara. — Non più, grazie tante. Ora più siamo e meglio è.

— Anche Blair — proseguì Copper — vorrà avere solitudine… e lucchetti. Quando si sveglierà avrà in mente un piano ben chiaro. Avete mai sentito la vecchia storiella su come fermare la malattia dell’afta epizootica nelle mucche? Se non ci sono animali malati, la malattia non esiste — spiegò Copper. — La si elimina uccidendo tutti gli animali che mostrano i sintomi e ogni animale che è stato vicino agli animali infetti. Blair è un biologo, e quella storia la conosce bene. Teme che questa cosa riesca a fuggire. Probabilmente la risposta è già molto chiara nella sua mente: ammazzare tutti e tutto nell’avamposto prima che un gabbiano skua o un albatro di passaggio con la primavera arrivi per caso da queste parti e… contragga la malattia.

Le labbra di Clark si arricciarono in un sogghigno storto. — Mi sembra logico. Se le cose si mettessero troppo male… forse faremmo meglio a lasciare che Blair si scateni. Ci risparmierebbe la fatica di suicidarci.

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