(La fede e l'inganno 02) Valour – L'astro splendente by John Gwynne

(La fede e l'inganno 02) Valour – L'astro splendente by John Gwynne

autore:John Gwynne [Gwynne, John]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantasy
ISBN: 9788834729335
editore: Fanucci Editore
pubblicato: 2015-04-13T16:00:00+00:00


56

Camlin

Camlin procedeva lungo la via dei giganti, con le sue lastre di pietra che tagliavano una lunga linea attraverso i campi verdi. Era vicino alla retroguardia della loro compagnia, che era stata ingrossata dall’aggiunta dei guerrieri di Rath.

Erano uomini duri, su quello non aveva dubbi. C’era qualcosa, in loro, che gli faceva tornare in mente Braith con la sua vecchia banda di fuorilegge, che viveva all’aperto, e il loro modo di fare. Tuttavia, a differenza di quella masnada, c’era onore in ciò che facevano quei guerrieri: mettere la propria vita a rischio per mantenere le strade sicure e libere dalla minaccia dei giganti. Avevano passato quasi una decimana in loro compagnia ormai, dal giorno della battaglia con i giganti e i wolven tra le montagne. Avevano mantenuto un’andatura costante ma non veloce, poiché la maggior parte del gruppo di Edana era a piedi. Ma perlomeno erano al sicuro ora, lo erano stati per una decimana; e, se non proprio completamente al sicuro, lo erano almeno un po’, per quanto ci si potesse aspettare di esserlo in qualunque parte di quelle Terre dell’Esilio.

Alzò gli occhi: il cielo era blu, il sole caldo sul suo viso non voleva lasciar andare l’ultimo lembo di estate. Era una bella giornata, per molti versi. Ma allora, perché continuava ad avere questa sensazione che gli strisciava sotto la pelle, come un vago disagio che gli si annidava nelle profondità dello stomaco?

Magari è soltanto vanità, pensò, sentendo crescere il disappunto da quando avevano attraversato il confine con Dom­hain, provocato dalla sensazione di non essere più necessario. Aveva guidato quella compagnia, l’aveva portata dal pericolo alla salvezza. E quello l’aveva fatto sentire bene, non poteva negarlo. Non gli servi più. Non sono diversi dal resto di quelli con cui ti sei trovato – Braith, Casalu – pensano tutti soltanto al proprio tornaconto, ti usano finché non hai più niente da dare. Sta’ a guardare: tra poco ti dimenticheranno.

Si sentì aggrottare la fronte. A volte quella voce nella sua testa non gli piaceva per niente.

Dath gli camminava accanto, usando l’arco come un bastone da passeggio. Camlin notò che il ragazzo lo stava osservando, poi seguì il suo sguardo verso i guerrieri a cavallo di fronte a loro.

«Quello lì è Baird, sai?» gli disse Dath, con un cenno del capo al guerriero guercio. Dopo Rath era il più famoso, o famigerato, di quel gruppo, e anche Camlin aveva sentito narrare molte storie su di lui mentre sedevano attorno a un fuoco da campo a Boscoscuro. La più nota raccontava di come la roccaforte di Baird fosse stata razziata dai giganti, quando era ancora un signore di Domhain. Sua moglie, i suoi figli e i suoi scudieri erano stati passati a fil di spada, e lui era stato dato per morto, con la roccaforte in fiamme tutt’intorno. Era stato ritrovato il giorno dopo, prossimo alla morte, e accolto da un vicino. A poco a poco, Baird era stato curato e rimesso in salute – così diceva la storia – e, non



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