La foresta di perle by Franco Berrino & Enrica Bortolazzi

La foresta di perle by Franco Berrino & Enrica Bortolazzi

autore:Franco Berrino & Enrica Bortolazzi [Berrino, Franco & Bortolazzi, Enrica]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Solferino
pubblicato: 2022-01-14T23:00:00+00:00


L’uomo (e il ragazzo) che piantava gli alberi

Ci sono persone che hanno visioni altissime. Quello che stupisce è come riescano a resistere alla vertigine. Forse procedendo un passo alla volta, guardando solo i pochi centimetri di fronte ai loro piedi. Le imprese grandiose sono realizzate con azioni semplici, piccoli gesti quotidiani, ma perseveranti, ripetuti nel tempo, grazie a una volontà incrollabile. È il caso, che si può definire miracoloso, di Jadav Payeng, che sembra ispirato al romanzo capolavoro di Jean Giono, L’uomo che piantava gli alberi.150 Payeng ha il merito straordinario di aver piantato 40 milioni di alberi, in un’area boschiva che attualmente è vasta 550 ettari, sulle sponde del fiume Brahmaputra, a Jorhat, a circa 350 chilometri da Guwahati, in India. Il suo progetto visionario è conseguente al dolore di aver assistito alla distruzione di una vasta area verde sull’isola di Majuli, ad Assam, a seguito di un’alluvione, alla fine degli anni Settanta. Payeng, allora appena adolescente, iniziò a piantare semi di bambù, e quando, qualche anno dopo, vide che germogliavano, affiancò a essi varie altre specie.151 Oggi la terra che ha seminato si chiama Foresta di Masai, e la sua fama si è allargata in tutto il mondo:152 Soprannominato Forest Man, Payeng ha ampliato il progetto a livello internazionale, e in dicembre 2020 ha firmato un accordo con Fundación Atzeca per un piano di riforestazione in Nord America.

Non annovera il numero record di alberi piantati da Payeng, ma ha quasi trent’anni di meno, quindi ha ottime probabilità di superarlo. Parliamo di Felix Finkbeiner, attivista tedesco che il 28 marzo 2007 ha piantato il suo primo albero nel giardino della sua scuola elementare, all’età di nove anni. «Una zanzara non può fare niente contro un rinoceronte. Migliaia di zanzare sono in grado di far cambiare direzione a un rinoceronte»: sembra che sia ispirato a questo antico proverbio, il progetto di Felix «Plant for the Planet», nato preparando una lezione scolastica sul cambiamento climatico, in cui scoprì che era necessario impegnarsi seriamente per il futuro di tutti i bambini come lui. Tutto ha avuto inizio nel 2006 da un sogno, poi condiviso da migliaia di bambini in tutto il mondo. Le ricerche di Felix Finkbeiner lo hanno portato a incontrare Wangari Maathai, soprannominata Mama Miti, la Madre degli alberi, colei che si era prefissa di piantare, in Africa, 30 milioni di alberi in trent’anni: obiettivo raggiunto. Questa donna d’eccezione, premio Nobel nel 2004, è stata fonte di grande ispirazione per Felix e lo ha portato a unire le forze per lanciare il traguardo di piantare mille miliardi153 di alberi nel mondo154 grazie alla campagna «Stop talking, start planting». Un sogno ambizioso, in cui Felix crede fermamente: «Se ogni uomo su questo pianeta piantasse, nei prossimi dieci anni, 150 alberi, potremmo avere 1000 miliardi di alberi in più intorno a noi».

Il suo progetto ha avuto fin dall’inizio la forza prorompente dell’urgenza. «Chi, se non noi? Quando, se non adesso» è stato il leit motiv della sua giovane storia, che ha visto coinvolti personaggi famosi e opinion leader, per affermare la giustizia climatica.



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