La foresta nascosta by Radhika Jha

La foresta nascosta by Radhika Jha

autore:Radhika Jha [Jha, Radhika]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788838946981
editore: Sellerio Editore
pubblicato: 2024-04-28T22:00:00+00:00


14

I mille nomi della pioggia

Quando Kōsuke si svegliò, il cielo era pieno di nuvole scure, gonfie di pioggia. Ma il maltempo non riuscì a smorzare il suo spirito. Non c’era molta gente alla funzione mattutina e Kōsuke non poté fare a meno di sentirsi un po’ deluso. Ricordò a se stesso che era sabato e che gli anziani non uscivano con quel tempo. Horiike-san e Andō stavano correndo in ufficio, ma Kōsuke si attardò sotto la grondaia, a contemplare la pioggia.

Era da tanto che non vedeva una pioggerellina così, fine come la nebbia, diafana come una tenda che soffia nel vento, che rivela e nasconde. Pensò ai tanti nomi della pioggia: u o ame, akiame per la pioggia d’autunno, kosame o biu se leggera, delicata, konukaame quando cade finissima come in quel momento, o forse era già diventata saiu, ooame è la pioggia più forte, fukiburi quando piove mentre guidi, uhiyou quella gelida. La pioggia fresca si chiamava reiu, quella fredda che poteva diventare grandine era hisame, Kōsuke era meravigliato. Tutto in quel cortile gli era familiare come il suo stesso volto eppure, quella mattina, gli sembrava nuovo. La pioggia aveva spazzato via ogni traccia di polvere e il cortile brillava. Il cielo grigio, riflettendosi sulle tegole del tetto del santuario, le faceva luccicare come argento antico e nelle colonnine laccate di nero del balcone si intravedevano le fiamme bluastre di quando erano state create. Anche le pietre del cortile, si rese conto guardandosi intorno, avevano un aspetto diverso. Solo il tetto di rame del kaguraden era rimasto immutato.

Forse anche questa è una purificazione, pensò, una pioggia leggera con cui gli dèi redimevano il mondo. L’idea lo colpì a tal punto che avrebbe voluto condividerla con suo padre, perché era esattamente il genere di cose che diceva lui. Anche suo padre l’aveva notato? D’istinto, Kōsuke uscì dal riparo del portico sotto la pioggia e allungò la mano con il palmo rivolto al cielo. Le gocce cadevano delicate, così leggere da sembrare una carezza. Non avrebbe mai più detestato una giornata di pioggia, pensò, in preda a una strana estasi.

Con la coda dell’occhio percepì un movimento e vide una donna all’ingresso del cortile. Pensando che l’avesse notata, la donna cominciò a camminare verso di lui. Quando si avvicinò, Kōsuke la riconobbe. Era Akemi. Una vampata di eccitazione gli fece quasi girare la testa.

«Ohaiyo gozaimasu», disse abbassando il capo per nascondere il suo imbarazzo.

«Kannushisama», fece lei, con un breve inchino aggraziato.

«Cosa posso fare per te?».

Akemi esitò, spostando il peso da un piede all’altro. «Passavo di qui e...».

Kōsuke trattenne il fiato e aspettò che continuasse.

«...ho pensato di venire a vedere se c’eri ancora», disse in fretta.

Era così sollevato che sorrise. «Sono felice», disse, senza riflettere, «cioè, sono felice di essere ancora qui». Rise imbarazzato e arrossì.

Akemi sembrò non accorgersene. Spostò di nuovo il peso da un piede all’altro. «Mi chiedevo, se hai un po’ di tempo e non sei troppo indaffarato...», si schiarì la voce guardando le pietre del selciato, «...mi è venuto in mente che.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.