(La Guerra della Regina Ragno 03) Condemnation by Richard Baker

autore:Richard Baker [Baker, Richard]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantasy
ISBN: 8834417488
editore: Armenia
pubblicato: 2005-02-14T16:00:00+00:00

Capitolo XI

Le foreste del mondo della superficie risultarono essere un posto strano e inquietante. Non appena il gruppo si fu allontanato dal limitare della radura, il groviglio di sottobosco scomparve, lasciando solo un’interminabile distesa verde in cui i tronchi rotondi si levavano verso il sovrastante tetto di fogliame come le colonne di qualche sala elfica delle Terre Sotterranee. Vecchi tronchi caduti giacevano sparsi qua e là, coperti di uno strato di muschio di un verde acceso, e alcuni di essi risultarono tanto grossi da costringere il gruppo a una deviazione di decine di metri per aggirarli o a scalarli, o ancora a strisciare goffamente sotto di essi. Una spolverata di neve copriva il terreno e l’acqua gelida gocciolava di continuo dai rami sovrastanti. Al contrario delle desolate distese prive di vita dell’Anauroch, la foresta era piena non solo di alberi enormi e di rovi contorti, ma di ogni sorta di uccelli e di animali, e dopo una mezza dozzina di sussulti tanto violenti da farle balzare il cuore in gola, Halisstra imparò a identificare un certo numero di richiami di uccelli e di altri suoni animali, relegandoli nel regno dei segnali privi di importanza.

In un primo tempo aveva temuto di poter perdere facilmente di vista i compagni che la precedevano, ma una volta lontani dal fitto fogliame che circondava le poche radure, il sottobosco era composto da felci e da altre piante verdi che di rado le arrivavano più in alto della cintura; quando poi l’oscurità cominciò ad avviluppare la foresta, la visibilità migliorò, e Halisstra si sentì sempre più a proprio agio.

I drow continuarono la marcia per tutta la notte, arrestandosi un po’ prima dell’alba per accamparsi in una vecchia torre in rovina le cui pietre bianche erano coperte di muschio; uniforme nelle linee e realizzato con pietre dalle delicate venature, quel posto rivelava una notevole eleganza di forme e l’architrave che sovrastava la porta scomparsa da tempo era decorato con incisioni di viticci in fiore, senza dubbio opera degli elfi della superficie. Dopo che Pharaun ebbe controllato l’edificio per verificare che non vi perdurassero incantesimi che potevano essere pericolosi per i drow, il gruppo si accampò all’interno e si preparò a trascorrere al riparo le ore di luce più fastidiosamente intensa. Quenthel ordinò poi a Jeggred e a Pharaun di montare la guardia, e gli altri poterono godere dell’ombra e della sicurezza offerti dai pavimenti diroccati e dalle mura eleganti della torre in rovina.

Al tramonto, mangiarono, tolsero il campo e ripresero a camminare, marciando per tutta la notte nello stesso ordine del giorno precedente. I due giorni e le due notti successivi trascorsero più o meno nello stesso modo, con il gruppo che riposava durante le ore diurne per evitare il sole e viaggiava di notte. Alla fine della terza notte di cammino, un po’ prima dell’alba, Valas riuscì perfino ad abbattere un piccolo animale dotato di zoccoli la cui carne, come Halisstra ebbe modo di scoprire con sorpresa, risultò più leggera e succulenta di quella di un giovane rothé.

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