La mossa dell'assassino by Angela Marsons

La mossa dell'assassino by Angela Marsons

autore:Angela Marsons [Angela Marsons]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2024-05-15T00:00:00+00:00


49

Penn fece aspettare la donna per venti minuti buoni prima di entrare nella saletta.

Lynne e Doug avevano chiesto in tutti i modi di accompagnarlo, ma lui non aveva voluto. In quel momento era al limite della sopportazione con lei, ma gli aveva chiesto un incontro privato, e glielo avrebbe concesso. Insieme alla sua opinione, se avesse continuato a prenderli in giro.

«Signora Nuryef», disse in tono freddo sedendosi.

Non aveva portato con sé fogli, cartelline o blocchi per gli appunti.

Lei guardò il registratore appoggiato alla parete.

Penn scosse il capo. «Non avrebbe senso. Qualsiasi cosa sia venuta a dirmi, non potrebbe essere usata come prova. Nessuna giuria al mondo crederebbe a una sola parola di ciò che dice», le spiegò in tutta sincerità. «E se desidera che sia onesto con lei, devo dire che non sono sicuro che le crederei nemmeno io».

Dopo la performance del giorno precedente e il modo in cui aveva cambiato versione, di fronte a una sua dichiarazione i giurati avrebbero solo scosso il capo, senza darle il minimo credito.

«Ho mentito», mormorò, posando le mani sul tavolo.

«Be’, questo l’abbiamo capito, signora Nuryef. Stiamo solo cercando di capire se prima o dopo», le rispose con freddezza.

Lei annuì, capendo la situazione.

«So che è in collera per ciò che ho detto ieri, ma non ce la faccio più a dire bugie».

Penn cercò di osservarla con oggettività. Aveva l’aria stanca, i capelli di nuovo trasandati. Era struccata. Il cambiamento maggiore, però, non era nell’aspetto fisico. Era nei suoi occhi. Per la prima volta, vi lesse la paura.

«Continui, Irina», le disse. «Mi spieghi cosa è venuta a dirmi».

Lei si torse le mani e deglutì a forza. «Lui era con me quella sera. Mio marito era a casa, non c’è il minimo dubbio».

Penn cercò di non mostrarsi troppo agitato. «Perché lo dice?»

«Perché è vero. E stanno morendo delle persone. Il mio vicino…».

«È stato assassinato, Irina, e non sappiamo nemmeno perché. Ma come faccio a crederle, ora?», le domandò, in preda alla frustrazione. «E come spiega la maglietta nel capanno, che è stata rinvenuta dopo che lei ha modificato la sua dichiarazione?».

Lei si strinse nelle spalle e si morse l’unghia del pollice.

«A parte questo, perché ha mentito dicendo che era fuori casa?».

La donna scrollò di nuovo le spalle. «Non lo so, non so spiegarlo, ma adesso sto dicendo la verità».

«Come faccio a crederle, Irina?», fece lui, sempre più confuso.

La donna gli puntò addosso uno sguardo che, per quanto pieno di paura, era puro e triste. «Perché lo giuro sulla vita dei miei figli: la notte dell’omicidio mio marito era in casa con me».

Penn fece un gran sospiro e distolse lo sguardo.

Cristo santo, le credeva davvero.



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