La pista delle volpi by Fabio Pittorru

La pista delle volpi by Fabio Pittorru

autore:Fabio Pittorru [Pittorru, Fabio]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Giallistica
ISBN: 8835600693
editore: Interno Giallo
pubblicato: 1992-02-14T23:00:00+00:00


9

Trevignano è un paese a una trentina di miglia a nord di Roma, tra i grandi boschi e le grandi fattorie di proprietà degli Orsini. Sorge proprio in riva al lago di Bracciano, sulla sponda settentrionale, dirimpetto al grande castello gentilizio che è il cuore del contado. Avevamo preso due buoni cavalli dalla scuderia di Palazzo Della Rovere, ma fin dalla sera precedente avevo pregato il maestro di stalla di non farli preparare con i finimenti e le selle recanti le insegne dei Borgia, poiché mi era stato detto che a Trevignano il nome dei Borgia è molto odiato, tanto che chi viaggia sotto quelle insegne rischia di essere insultato, coinvolto in risse colossali o, più semplicemente, accoltellato a tradimento.

Lasciammo Palazzo Della Rovere all’alba, per non perdere il fresco del mattino. Uscimmo da Porta Flaminia e, superato Ponte Milvio, imboccammo la Via Cassia. Oltre una località chiamata la Storta, perché qui la Cassia fa una curva piuttosto brusca, entrammo nel più grande bosco nelle vicinanze di Roma, il Bosco del Baccano, che cercammo di attraversare il più rapidamente possibile, perché è popolato di briganti, di ladroni, di sbandati che tra quei cespugli e quella fitta vegetazione si sono creati un rifugio dal quale escono soltanto per aggredire i viaggiatori e per assaltare le masserie circostanti, che servono qui alla difesa e che, per la loro particolare conformazione, tutti chiamano Torri.

Due miglia a nord del Bosco del Baccano, sorge Sutri, prediletta dagli dèi, una cittadina che io vado spesso a visitare e dove sogno di chiudere i miei giorni… se la sorte non mi consentirà di fare ritorno alla mia amata Firenze. Sutri dovrebbe essere per me ciò che è stato Arquà per il divino Petrarca, che dopo aver preso dimora per tutta la sua vita nei luoghi più belli d’Italia e di Provenza, si ritirò in vecchiaia tra i ridenti e fertili colli del Veneto.

Poco lontano da Sutri si vede il monte Soratte, reso illustre dalla lunga dimora che vi fece Papa Silvestro, ma ancor di più celebrato dai poeti latini. Sorge ai margini dei monti Cimini e del lago Cimino, o di Vico come oggi si usa dire, un lago di cui a lungo parla Virgilio. Poco lontano da Sutri è la piana di Cerere, nota in altri tempi, quando gli alberi stillavano miele e i lupi convivevano con gli agnelli, come sede del mitico regno di Saturno. Ancora oggi, non lontano dalle mura della cittadina, esiste il campo che, primo in Italia, conobbe la semente del grano e dove Saturno insegnò poi a Cerere a mietere e trebbiare, tant’è che con quel suo primo dono Saturno si accattivò a tal punto la benevolenza degli abitanti che regnò su di loro finché visse e dopo la morte fu venerato come il dio con la falce in mano. Saluberrimo è il clima di Sutri, a quanto sento dire e come mi è consentito di giudicare dai miei brevi soggiorni. Cingono da ogni parte il paese numerose dolcissime colline, né troppo



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.