La preda scintillante by Raven Kennedy

autore:Raven Kennedy [Raven Kennedy]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2023-04-16T22:00:00+00:00

24 AUREN

io e Rip ci fronteggiamo camminando in cerchio.

Lo spuntone più alto tra le sue scapole sporge come la pinna di uno squalo che rompe la superficie dell’acqua.

Gli altri tre si sfidano tra loro, ogni uomo e ogni donna per sé, combattendo come se fosse il loro gioco preferito mentre si scambiano insulti e si pungolano a vicenda.

Ma posso osservarli con la coda dell’occhio solo per pochi istanti, perché so bene che non devo distogliere lo sguardo dall’uomo che mi sta perseguitando.

Il fuoco alla mia sinistra proietta un bagliore arancione sul terreno innevato, gettando ogni cosa nella luce ardente.

«Sembri ancora spaventata». Rip si ferma davanti a me.

«Sarei stupida a non esserlo».

Non mi importa se non stacca davvero la testa alle persone. È pur sempre un assassino. È ancora capace di abbattere eserciti e di trucidare regni. Tutto il suo corpo canta di forza. Riesco quasi a udire il tremore della violenza che gli scorre nelle vene.

«Hai ragione». Si toglie il cappotto di cuoio attillato e lo lascia cadere a terra. Il cuore inizia a battermi forte.

I suoi occhi percorrono la lunghezza del mio corpo, probabilmente per mettermi ancora più in tensione. «Vuoi toglierti le piume, Cardellino?».

Mi stringo nel cappotto. «No, grazie».

Con le labbra che si contraggono, alza le mani, slacciando i lacci marroni del farsetto con dita abili. Gli spuntoni lungo gli avambracci e la schiena si ritirano sotto la pelle prima che si sbarazzi dell’indumento.

Mi guarda mentre allunga il braccio dietro di sé, sfilandosi la tunica di cotone nero e lasciandola cadere sul mucchio. Poi è lì a torso nudo davanti a me, e il tempo si arresta, come la sabbia sospesa in una clessidra, con i granelli fermi prima di cadere.

Rabbrividisco per l’intimidazione di vederlo così, perché è “intimidatorio”. Ma è anche bellissimo. Ha un fascino ultraterreno e un magnetismo inconfondibile.

D’un tratto capisco gli insetti che volano volutamente nelle piante carnivore. Il richiamo è troppo irresistibile, l’attrazione troppo ammaliante, e ci si dimentica del pericolo finché non si è già intrappolati all’interno.

Com’è possibile che sia “lui” a spogliarsi e che sia “io” a sentirmi vulnerabile?

Il lato positivo? Se non altro è un bel vedere.

I miei occhi si muovono per conto loro mentre realizzo quanto Rip sia forte. Il suo corpo è nato per combattere. Ogni singolo muscolo è modellato alla perfezione, e questa visione mi secca la bocca.

Il pallore della sua pelle non è spettrale o malaticcio come quello di Malina. L’epidermide è cesellata, con una leggera spruzzata di peli sul petto, ma il mio sguardo si sposta sulla fila di punti neri che risalgono lungo gli avambracci.

Dovrebbe sembrare strana, bizzarra o spaventosa, ma non è nulla di tutto questo.

Rip è una “fata” in tutto e per tutto.

È davanti a me, senza nascondersi, bensì permettendomi di guardarlo, di valutarlo, e dal suo atteggiamento capisco che è orgoglioso di chi è. Di “cosa” è.

Mi procura una fitta di dolore. Non riesco a distogliere lo sguardo dalla sua feroce raffinatezza, dalla sua grazia predatoria. Il battito del cuore mi rimbomba nelle orecchie, le mie labbra si schiudono in un respiro agitato.

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