La regina che faceva la colf by Nana Konadu Yiadom

La regina che faceva la colf by Nana Konadu Yiadom

autore:Nana Konadu Yiadom [Yiadom, Nana Konadu]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Biography & Autobiography, General
ISBN: 9788831733564
Google: u27wDQAAQBAJ
Amazon: B0085MNK48
editore: Marsilio
pubblicato: 2012-05-22T22:00:00+00:00


Il segreto e la politica

Quanta gente c’era nel Duomo di Schio, Kofi. In quei mesi tutti gli ashanti del Nord Italia avevano saputo che ero diventata regina e il battesimo di Maria Rosa era diventato per loro un appuntamento importante. Erano arrivati da molti villaggi: da Malo, da Thiene, da Vicenza, da Brescia. Avevano fatto addirittura una maglietta bianca con la mia immagine e una scritta: «Queen Mother Nana Konadu Yiadom», regina madre Konadu Yiadom, il mio nome da regina. Io mi chiamavo Rosina ma quando si diventa regine si cambia nome. Si fa così: tutti gli anziani del villaggio scrivono il nome che vogliono per la loro regina su un bigliettino. La regina poi ne pesca uno e quello diventa il suo nuovo nome. Io ho pescato Konadu Yiadom, in onore di una vecchia regina del villaggio.

In chiesa c’erano anche molti bianchi. Avevo invitato Dinia, suo marito Umberto, zia Mary e suo marito Germano, le suore, Fortunato, quelli della Caritas.

La maglietta che mi avevano fatto i neri era però un problema per me. Non me l’aspettavo e mi ero preoccupata. I neri la indossavano e i bianchi la vedevano. Ho pensato: mio Dio, e ora cosa succederà? Avevo tenuto il segreto per molto tempo e non avrei voluto che si sapesse proprio lì, con tutta quella gente.

Finita la messa siamo andati a Thiene, un paese vicino a Schio, dove c’era un grande salone all’interno di una canonica. Ti spiego cos’è la canonica. Ogni chiesa in Italia non ha soltanto la chiesa. C’è un parroco che ha un’abitazione e c’è anche una canonica, che è una costruzione in pietra con molte stanze, dove i fedeli possono ritrovarsi per fare varie cose utili: per gli anziani, per i bambini, per ritrovarsi, per giocare. Insegnano il catechismo, la vita di Gesù. Insegnano che l’uomo deve fare tante buone opere, che la sua vita è come una grande casa da costruire per la propria salvezza. Anche lì, fare, costruire, capisci?

C’erano molte persone in piedi nella sala della canonica, troppo piccola per tutta quella gente. A un certo punto ho visto avvicinarsi a me la signora Dinia col marito. Mi ha stretto la mano, mi ha detto: «Congratulazioni», come si dice da loro, mi ha dato anche un bacio sulla guancia. E poi mi ha chiesto: «Perché c’è così tanta gente, Rosina? Perché hanno tutti questa maglietta con il tuo volto?»

Non potevo più nasconderlo.

«Sono una regina ashanti, signora, e gli ashanti fanno così con le regine» le ho risposto.

«Regina?!» ha detto lei facendo un piccolo sorriso e tenendo la bocca aperta.

«Sì» ho detto io, «quando sono tornata al mio villaggio mi hanno messo la corona, dopo la morte di mia nonna Yaa Serwaa.»

Lei mi ha guardata come mi aveva guardata il primo giorno, quando volevo incontrare suor Bakhita, con gli occhi larghi e pieni di curiosità. Poi è venuta verso di me e mi ha abbracciata forte forte.

«Domani puoi venire a casa mia?»

«Va bene, signora.»

Era domenica e il giorno dopo dovevo andare dalla signora. Era quello che non volevo.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.