La Rosa dei venti by Ursula K. Le Guin

autore:Ursula K. Le Guin [Le Guin, Ursula K.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Editrice Nord
pubblicato: 2013-02-23T16:00:00+00:00

The Phoenix

ZENITH

INTRACOM

CAPITANO: Buongiorno, buongiorno, buongiorno a tutti. In quanti siamo, a bordo di questa astronave? Ecco, vediamo un po'. Naturalmente, c'è il Capitano che vi parla. C'è il Primo Ufficiale, che ha qualcosa di... ecco, di diverso. Ma non gli orecchi. Ho visto certi Primi Ufficiali con gli orecchi strani, ma non è il problema del nostro. Bene, poi c'è l'Ufficiale di Macchina, il cui vocabolario è circoscritto ai sintomi delle disfunzioni valvolari. E il Secondo Ufficiale Demente, che si è rinchiuso nella Sala Ricreazione dell'Equipaggio ed è occupatissimo a strappare l'imbottitura da divani e poltrone e a lanciare palle da biliardo contro i pannelli a illuminazione indiretta. Poi c'è l'Ufficiale delle Comunicazioni, che porta sempre la cuffia e sta curvo sulla radio sibilante. Il sibilo, a quanto ne so, è il rumore prodotto dalle stelle. È un rumore molto forte, da queste parti. Ci siamo tutti? Non mi viene in mente nessun altro. È un equipaggio poco numeroso ma molto scelto, dato che è composto esclusivamente da ufficiali. Quanti siamo, in tutto? Sei, non è vero?

PRIMO UFFICIALE: Cinque.

CAPITANO: Appena cinque? Ne è sicuro, signor Balls?

PRIMO UFFICIALE: Affermativo.

CAPITANO: Benissimo, allora cinque. Lo so che lei conosce la matematica. Però continuo ad avere l'impressione che ci sia anche qualcun altro.

PRIMO UFFICIALE: Probabilmente, signore, sta pensando a se stesso nella sua funzione di cuoco.

CAPITANO: Non mi chiami «signore», signor Balls. Allora va bene. Eccoci qui; il personale dell'astronave Mary Jane Hewett, Classe F, b-1951, Tipo 36-25-38, Grandezza 13, in partenza dalla Terra (3 Solis) in un viaggio esplorativo in direzione del Braccio Meridionale di Orione, con un carico di alberi del pane. Abbiamo già percorso una distanza enorme, anni-luce e anni-luce, anche se certe volte sembra che non ci muoviamo affatto.

Scusatemi, devo andare a preparare il pranzo. Non è facile far mangiare il Secondo Ufficiale Demente, perché ha tappato il tubo della minestra con l'imbottitura del divano. Abbiamo aperto un piccolo foro nella porta della Sala Ricreazione dell'Equipaggio, come una buca per le lettere. Aspettiamo sempre che il Secondo Ufficiale Demente dorma; perché quando è sveglia, se ci sente accanto alla porta, sporge le mani e fa gesti osceni con il medio della sinistra, oppure ci lancia contro le palle da biliardo. Mentre dorme, o se ne sta imbronciata, facciamo passare il suo pranzo attraverso la fenditura. Dopo un po', se si appoggia l'orecchio alla metà inferiore della porta, si può sentire il Secondo Ufficiale Demente che mastica. Le porzioni che non mangia le restituisce attraverso la fenditura. Ultimamente ha restituito molto poco. Evidentemente mangia tutto, oppure l'utilizza in qualche altro modo. Ogni tanto mi è capitato di chiedermi se per caso c'è qualcun altro, là dentro con lei. Mi sembra che mangi troppo, per un Secondo Ufficiale Demente femmina di taglia normale.

Ufficiale di Macchina, prima che debba andare in cambusa, mi faccia il solito rapporto quotidiano per il Diario di Bordo.

UFFICIALE DI MACCHINA: Sì, be', il serbatoio A-30 dell'idrogeno compresso perde. La perdita non è contenuta, al momento. L'intasamento del condotto

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