La via coreana by Natan Mondin

autore:Natan Mondin [Mondin, Natan]
La lingua: ita
Format: epub
editore: DEAGOSTINI LIBRI
pubblicato: 2024-07-23T12:00:00+00:00

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Il brutto anatroccolo

Tra le foglie di farfaraccio c’è un’anatra con il suo nido, dove giacciono i gusci delle uova che si sono schiuse. Soltanto l’uovo più grande di tutti è ancora intatto.

Non sapevo che cosa fosse il farfaraccio, ho cercato in rete e ho scoperto che si tratta di una pianta spontanea, diffusa in Italia e in altri paesi europei, tra cui la Danimarca, patria di Andersen. Una delle sue fiabe più famose ha per protagonista il pulcino che uscirà da quell’uovo: il grigio e goffo brutto anatroccolo.

Il farfaraccio cresce anche sulle sponde del fiume Han, dove mi trovo in questo momento. Oltre il percorso ciclopedonale, nel punto in cui il terreno si inclina dolcemente verso la corrente, tra le fitte foglie a forma di cuore spiccano le infiorescenze rossastre: una nota di colore nella mattinata grigia.

Sono arrivato qui dall’hotel dove si svolge la manifestazione che l’Agenzia ha organizzato per le delegazioni di aziende che arrivano da tutto il mondo: una passeggiata di qualche minuto mi ha portato al quartiere dove ancora si trovano le strutture che hanno ospitato i giochi della XXIV Olimpiade. Lo stadio riprende le linee di una delle navi tartaruga dell’ammiraglio Yi Sun-sin, l’eroe nazionale che nel Cinquecento ha sbaragliato la flotta giapponese; è alla fonda in mezzo allo scampolo di verde lambito dal fiume, l’autostrada che gli corre accanto e il viale Olympic-ro.

Alle mie spalle gli anelli spiccano ancora sulla facciata brutalista; adesso è la casa del Seoul E-Land Football Club, una squadra di seconda divisione, ma la mole imponente è quella di un monumento che ha testimoniato il passaggio del paese alla democrazia. Il 1988 è un anno importante per la Repubblica di Corea: per la prima volta è retta da un presidente nominato in seguito a elezioni libere e garantite dalla nuova costituzione, che di fatto ha posto fine al regime di stampo militare instaurato dal generale e poi presidente Park. Durante le Olimpiadi il mondo conosce una Corea diversa, che da quel momento inizia a lavorare per costruire un nuovo racconto di sé: la lanugine grigia del brutto anatroccolo incomincia a mutare in piuma.

Poco distante sventolano le bandiere delle nazioni partecipanti, in una specie di mausoleo dove l’elenco dei premiati è inciso sul marmo nero: tra loro ci sono anche i fratelli Abbagnale, oro nel due con insieme a Peppiniello Di Capua, e Gelindo Bordin che arrivò sul gradino più alto del podio nella maratona.

I grappoli di fiori si muovono, le foglie li assecondano ondeggiando rumorosamente e sulla corrente compare un cigno. Sa bene quali prove ha superato prima di diventare il meraviglioso uccello che sta solcando le increspature dell’acqua, per raggiungere il centro del fiume passando sotto ai ponti che collegano il Sud al Nord di Seul, l’antico con il moderno. È stato rifiutato dal cortile, respinto dalle anatre, ha subito le vessazioni della gallina e del gatto, della vecchia che pretendeva facesse le uova; ha superato il gelo dell’inverno siberiano, quando il fiume Han si ghiaccia e gli altri cigni volano verso sud.

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