L'Accademia Pessoa by Enrico Buonanno

L'Accademia Pessoa by Enrico Buonanno

autore:Enrico Buonanno [Buonanno, Enrico]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2011-12-15T07:49:24+00:00


49

Avevo gli occhi semichiusi, le ossa pesanti, il fiato corto. Io credo che stessi dormendo, e che dormendo leggessi, perché fu allora che il telefono squillò con un tempismo romanzesco. Un trillo forte, prolungato, cosa che mi fece stupire poiché, malgrado l’assoluta confusione del momento, avrei giurato di averlo lasciato staccato.

Risposi con voce impastata: — Pronto? — gridai, non so perché — Miranda? —

Mi tornò indietro la mia eco alla distanza di un secondo. Riagganciai ed ebbi appena il tempo di frugare nel pacchetto semivuoto di sigarette nazionali: telefonarono di nuovo. — Sì, pronto…? — Un uomo mi stava parlando in mezzo a un mare di fruscii.

— Il Cide Hamete Benengeli?

Tacqui un istante e fissai il muro dirimpetto sul quale si stagliava la mia sagoma sgraziata. Mi parve avesse movimenti autonomi, mi parve volesse avvertirmi.

Risposi: — Hamete Benengeli… sì.

— Come l’autore del Chisciotte?

Esitai: — È… un’omonimia. Con chi ho il piacere…?

M’ignorò: — Non credo alle casualità. Ah, Benengeli, Benengeli… Lo stesso nome di chi scrisse il manoscritto trovato da Miguel Cervantes in un mercato di Toledo… È

uno pseudonimo?

— Chi parla?

— Vediamo… — Rise: — Sono Miguel de Cervantes: ha un manoscritto per me?

Iniziai quasi a spaventarmi. Riappesi in fretta la cornetta e stetti fermo ad osservarla ancora per alcuni istanti. La nausea mi stringeva il petto, la testa mi stava scoppiando: passati cinque o sei secondi, non ero più poi troppo certo di aver davvero parlato con qualcuno. Alla mia destra, le pagine gialle dell’apocrifo lanciavano dei segnali ambigui.

— Pronto? — scattai al secondo squillo.

— Ha così a noia questo mondo?

Riconoscevo quella voce? — Non al momento… È sopportabile…

— Stanco della letteratura?

— Certo.

— Dunque mi dica chiaro e tondo: ha un manoscritto, lì con sé?

Mi strinsi al petto le cartelle: — Be’, ma… perché? Si può sapere…?

— Dicono sia molto rischioso lottare contro dei mulini a vento.

— Come?

— Ha sentito — tagliò corto. — Questo è il consiglio della notte. Se lo ricordi, Benengeli.

— Scusi, no, aspetti: non attacchi… — Dovevo espormi in qualche modo. — Lei…

lei è dell’accademia?

Mi sembrò incerto. — Come ha detto?

— È un confratello? Chi è che parla?

Sospirò: — Proprio non capisce.

— Cosa? Che cosa, Sant’Iddio?

— La sua accademia, Benengeli… — La linea prese a naufragare. — La sua accademia… è già scomparsa…

— Pronto?



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